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Givova Scafati si riscopre grande

Domenico Sorgentone (coach Givova Scafati)Salvi tutti: squadra e allenatore. La prestazione con i fiocchi disputata al PalaMangano contro la Cestistica San Severo ha rimesso a posto le cose. La squadra dato un calcio alle critiche. Il coach ha dimostrato di avere le idee chiare e di sapere come raggiungere il miglior risultato possibile. Le aspre critiche di inizio settimana scorsa sollevate dal patron Nello Longobardi hanno spronato un po’ tutto l’ambiente. L’imprenditore scafatese aveva messo tutti sotto accusa, nessuno escluso. Circa sette giorni più tardi, si respira un’aria nuova e sicuramente più serena negli spogliatoi. La Givova Scafati è riuscita a fare un solo boccone di una delle pretendenti alla vetta della classifica, occupata attualmente dal B. C. C. Agropoli in completa solitudine, a punteggio pieno. I cilentani sono però seguiti proprio dagli scafatesi, con due punti in meno, mentre le altre contendenti perdono terreno. Il risultato finale di 70-55 è emblematico di quanto si è visto in campo. I padroni di casa, trainati da Requena (12), Ruggiero (16) e soprattutto Canavesi (19), hanno dominato l’incontro in lungo e in largo, sin dalla palla a due. Gli ospiti non hanno mai dato l’impressione di poter seriamente impensierire l’avversario.

A fine gara, animi distesi tra le fila gialloblù, in particolare Canavesi, che, duramente criticato, ha risposto con una prestazione importante. «Abbiamo tenuto sotto una delle migliori squadre del girone – ha esclamato il tecnico Domenico Sorgentone – sciorinando una prestazione difensiva quasi perfetta. Mi è piaciuta l’intensità e la reazione della squadra, soprattutto di Canavesi, che ho preferito a Chiacig contro un avversario che aveva un pacchetto lunghi più basso e diversamente strutturato fisicamente».

La buona prova della sua squadra ha spinto il tecnico a provare varianti offensive. «Mi è piaciuta la soluzione di giocare con Moruzzi da quattro, abbassando il quintetto. Anche quando la partita era nelle nostre mani ho voluto giocare per il punteggio, per avere uno scarto ampio, in vista della gara di ritorno, ma così facendo ho sacrificato qualche minuto di troppo a Matrone, che avrebbe meritato sicuramente più spazio. Purtroppo – ha chiosato l’allenatore ex Chieti – non siamo riusciti a chiudere l’incontro già nel secondo quarto, ma ci siamo riusciti nella ripresa. Non ammazziamo ancora la partita in attacco, ma in difesa sì».

Antonio Pollioso

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