Ha provocato – e continua a provocare – un coro di reazioni negative la decisione del Comune di Castellammare di Stabia di procedere alla liquidazione della società che gestisce le Terme di Stabia.
Il sindaco Cuomo ha annunciato di voler mettere in liquidazione la società per poi procedere al fitto di ramo d’azienda sconfessando quanto sostenuto in campagna elettorale e negli ultimi mesi da sindaco. A rischio – oltre ai 200 lavoratori – un settore di grande rilevanza nel tessuto economico e turistico della città.
Una delle reazioni più dure è stata quella del presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo, a capo dell’opposizione in consiglio comunale a Castellammare.
“Osservo preoccupato la questione da presidente della Provincia ma ci tengo a precisare che la mia amarezza nasce in primo luogo da cittadino che vive e conosce in prima persona le problematiche di Castellammare di Stabia.
Le Terme di Stabia sono un patrimonio della città e non possono essere abbandonate ad un destino negativo. Bisogna trovare urgentemente soluzioni condivise tra i vari soggetti coinvolti: sindacati, azienda e comune. Il comune, in primo luogo, deve fare la sua parte fino in fondo trattandosi di una partecipata comunale”.
Crede che Cuomo si sia arreso troppo presto?
“Ad oggi mi sento tradito dal comportamento dell’amministrazione cittadina. In campagna elettorale tutte le strade sembravano praticabili per salvare le Terme di Stabia; ora si parla solo dei tempi della liquidazione. Sono colpito negativamente. Il comune – usando a mio avviso come alibi il dissesto finanziario – evita interventi essenziali e urgenti per l’economia del territorio. Temo che tale modus operandi possa ripetersi in altri ambiti”.
Il sindaco dichiara di non poter agire diversamente e di aver le mani legate in quanto “la ricapitalizzazione di una società partecipata, che non gestisce un servizio pubblico essenziale, è vietata dalla legge”.
“Ho la sensazione che ci si voglia nascondere dietro a questioni procedurali. La legge relativa alle partecipate la si conosceva. Le problematiche condizioni economiche del comune di Castellammare di Stabia erano conosciute dal sindaco quando, in campagna elettorale, affermava che la sua amministrazione sarebbe stata vicina alle realtà stabiesi in difficoltà”.
Cosa si aspetta quindi nell’immediato futuro?
“Sono convinto che operare in condizioni difficili sia possibile. Chiusa la questione Terme altre se ne apriranno. Il comune dovrà metterci la faccia non scappando dinanzi ai problemi.
Ci tengo infine a sottolineare un aspetto: per una questione d’immagine e non solo credo non sia giusto sbandierare ai quattro venti la mancanza di risorse del comune. Affrontare i problemi con competenza e realismo può essere fatto. Non è “liquidandoli” che si risolvono i problemi di Castellammare di Stabia”.
Mirko Capolongo