Castellammare, Multiservizi: finanza e ufficiali giudiziari in azienda per pignorare automezzi

multiserviziBlitz della guardia di finanza alla sede della Multiservizi a via Napoli: ieri mattina i finanzieri della compagnia di Castellammare accompagnati dagli ufficiali giudiziari hanno varcato la soglia d’ingresso dell’azienda per pignorare alcuni beni della società partecipata comunale. La visita dei baschi verdi stabiesi è arrivata a seguito di un decreto ingiuntivo di pagamento che pende sulla società in house dell’Ente di palazzo Farnese. Una visita durata oltre due ore diretta a pignorare beni all’azienda di pari valore all’ingiunzione di pagamento destinata alla Multiservizi da alcuni fornitori. I finanzieri e gli ufficiali giudiziari non hanno proceduto al pignoramento perché nel piazzale dell’azienda di via Napoli non era presente in sede nessuno degli automezzi utilizzati per la raccolta differenziata: tutti dislocati in strada oppure nell’isola ecologica di Traversa Fondo d’Orto. I militari di corso De Gasperi sono rimasti negli uffici dell’edificio a colloquio con i vertici aziendali che hanno cercato di prendere tempo ed evitare il pignoramento. Da poche settimane l’amministratore unico Franco Rossi è stato rimosso dall’incarico per “giusta causa” dal sindaco Nicola Cuomo e rimpiazzato da Antonio Calazzo che percepirà uno stipendio loro di 24mila euro mentre è rimasta al suo posto il direttore generale Monica Baldassarre, nominato sotto l’amministrazione dell’ex sindaco Bobbio, con uno stipendio annuo di circa 84mila euro.

 

Il blitz di ieri mattina fa emergere per l’ennesima volta come la situazione di bilancio della partecipata comunale che gestisce il ciclo della raccolta rifiuti sia delle più gravi. Situazione debitoria, già denunciata nei mesi scorsi da una delle più rappresentative sigle sindacali all’interno dell’azienda, che aggiunta a quelle delle altre due partecipate (Terme e Sint) sta facendo propendere l’amministrazione comunale per la strada del dissesto finanziario. Già nei mesi scorsi erano arrivati gli ammonimenti della Corte dei Conti che chiedeva lumi sulla mancata approvazione del bilancio 2012.

In più sempre i revisori dei conti hanno decretato lo stop alle assunzioni a causa dello sforamento del tetto di spesa di oltre un milione di euro. La Multiservizi è entrata nel mirino dei finanzieri nell’estate dell’anno scorso quando i militari nell’ambito di un’inchiesta sulle partecipate della Procura della Repubblica di Torre Annunziata acquisirono atti e documentazioni relative alla gestione dell’azienda: appalti a terzi, gestione di straordinari e promozioni, mancati versamenti al Fondo Pensionistico.

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