Nella casistica dei piccoli e penosi muri fallimentari, da oggi compare anche Castellammare di Stabia. I solerti dirigenti stabiesi hanno, infatti, pensato bene di costruire un bel manufatto di mattoni e cemento per vietare l’accesso alla via Fratte.
La circolazione veicolare di questa suggestiva strada collinare, che dal Castello medievale conduce al borgo delle Botteghelle, era stata interrotta da una frana lo scorso gennaio. I lettori del Gazzettino Vesuviano certamente ricordano l’articolo “Via Fratte, la strada dimenticata”, pubblicato il 19 settembre, in cui si denunciava lo stato di penoso abbandono della storica arteria.
Dal giorno del rovinoso crollo, gli abitanti delle Fratte avevano sperato in un intervento rapido e risolutore da parte dell’amministrazione comunale per il ripristino della viabilità. Col passare del tempo, però, la prolungata assenza del comune ha tramutato le aspettative nella più cupa e deprimente rassegnazione. In tanti, quindi, spinti dal bisogno di raggiungere il centro cittadino, si erano rassegnati ad attraversare il tratto franato a piedi, lungo uno stretto e pericoloso camminamento.
Questa situazione da terzo mondo si è così protratta per ben 11 mesi, finché la laboriosità dell’amministrazione comunale ha pensato bene di risolvere il problema con un muro che chiude la strada definitivamente. Ma ad essere sbarrati per sempre sono anche la fiducia e il rispetto dei cittadini per la politica locale. In molti, nel quartiere, meditano vendetta e pensano di abbattere il manufatto a colpi di mazzuola. I muri, è proprio vero, non hanno mai risolto nessun problema, al più lo hanno rimandato e aggravato.
Ferdinando Fontanella
Twitter: @nandofnt
Aggiornamento gennaio 2014
Come da noi anticipato, gli abitanti di via Fratte stufi e delusi hanno provveduto ad abbattere il muro per riaprire il passaggio pedonale che collega il quartiere al centro città.