Altro clamoroso pentimento a Ercolano tra le fila della malavita locale. Dopo il ras Marco Durantini è passato a collaborare con la giustizia anche il più noto fratello Giovanni (meglio noto con lo pseudonimo di Boninsegna) . Diversi gli omicidi di cui il boss Giovanni Durantini si sarebbe accusato quale prova della buona fede di una inversione di rotta che ha sollevato grosso scalpore in paese. Storico esponente camorristico del sodalizio criminale facente direttamente riferimento a Giovanni Birra ( alias a’mazza reggente dell’omonimo clan) Durantini potrebbe essere depositario di scottanti segreti legati anche a delitti eccellenti avvenuti anni addietro sul territorio ercolanese ad oggi irrisolti. Troppo il sangue versato in una faida che ha visto le strade di Ercolano scenario di guerra tra i clan Ascione – Papale e Birra –Iacomino. Una ferocia senza limiti a giudicare dalle dichiarazioni dei pentiti che parlano di agguati già programmati persino ai danni di donne dei rispettivi clan. Ma è proprio sui possibili retroscena di alcuni delitti eccellenti che “Boninsegna” potrebbe aver particolarmente stuzzicato l’interesse della Magistratura il cui lavoro d’intelligence sarebbe oggi orientato alla ricostruzione di scenari criminali per decenni i incomprensibili e resi ancora più impermeabili da spessi muri d’omertà. Oggi Ercolano si scrolla finalmente di dosso il peso di presenze ingombranti, di personaggi sinistri costati all’immagine della città un prezzo altissimo. Troppo vicini ancora i tempi in cui erano praticamente tutti , imprenditori e commercianti, a pagare il pizzo a questa o quella fazione camorristica, in cui per stare “tranquilli” occorreva conoscere o appartenere a questo o quel boss. Ci si augura che questo nuovo vento di legalità e speranza spiri sempre forte sulle coscienze di un popolo che per troppo tempo e a sue stesse spese ha convissuto con la più miserabile omertà.
Alfonso Maria Liguori