Consiglio comunale animato ed inconcludente quello che è andato in scena ieri sera a Volla. Ed è proprio il caso di parlare di “scena” per provare a descrivere il teatrino politico a cui i tanti cittadini vollesi, presenti nell’aula al primo piano del palazzo di via Aldo Moro, hanno dovuto assistere per tirare una fallimentare e deludente somma finale.
Ed in effetti nulla è stato fatto. Un consiglio comunale estenuante che non ha visto votazioni, ne decisioni prese riguardo le aspettative di un intero paese.
La seduta si è aperta con una nota prodotta dalle opposizioni e letta dal presidente del consiglio Guido Navarra. In essa un richiamo allo stesso presidente a vigilare sull’atteggiamento dell’assessore Gianluca Pipolo in relazione ad un episodio accaduto nella mattinata di ieri che ha visto protagonisti lo stesso Pipolo ed il consigliere Pasquale Petrone. Un alterco che ha rischiato di finire in rissa e che di per sé resta un episodio deprecabile. “Non è possibile consentire che – ha affermato il consigliere Giuseppe Annone – se un consigliere esprime un opinione o un punto di vista divergente da quello dell’assessore rischia di essere aggredito”.
Per quel che riguarda i due principali ordini del giorno, poi, nessuno dei due è passato al voto dell’aula.
Il punto relativo al regolamento per i chioschi e i dehors (le coperture dei tavolini esterni dei bar), è stato ritirato prima che si potesse passare alla discussione ed al voto. Motivazione? Quella che tale progetto era stato realizzato dall’assessore Festa, non più membro del governo locale.
“Avevamo pronti una serie di emendamenti – ha dichiarato a fine seduta il consigliere Annone – che probabilmente avrebbero messo in difficoltà la maggioranza. Non lo sapremo mai perché il sindaco ha preferito evitare l’impiccio e l’impaccio”. Per questo punto si è deciso il totale ritiro sino a Puc approvato.
L’altro punto importante che sarebbe dovuto passare al vaglio dell’aula, il regolamento per la vendita degli appartamenti di proprietà comunale. Un documento atteso da molti e atteso dalla stessa maggioranza che vede in questa operazione una importante fonte per rinfrescare le secche otri comunali. Ma nulla di fatto anche in questo caso. Il documento approvato in commissione e portato in consiglio si è ritrovato gravato da un maxi emendamento che ha consigliato il rinvio della discussione e della conseguente votazione. Un ora e mezza persa in polemiche e spiegazioni che ai cittadini non interessano per nulla. Sembra, comunque, che la nuova Segretaria comunale, la dottoressa Anna Lecora, abbia individuato una parte prettamente procedurale nel documento, parte di competenza degli uffici comunali e quindi da stralciare. Il “nuovo” regolamento che con questo intervento veniva ad essere vagliato non era più quello studiato, lavorato ed approvato in commissione e di conseguenza proprio alla commissione consiliare dovrà ritornare.
“Altro lavoro inutile – ha affermato Francesco Esposito, ex assessore della giunta Ricci, tra i presenti nell’aula consiliare – altro tempo e soldi buttati, i gettoni di presenza alla commissione sono stati comunque riconosciuti”.
Il vero spettacolo però si è avuto con le interrogazioni dei consiglieri Viscovo e Annone, quest’ultimo particolarmente ispirato, all’assessore Pipolo per la questione verde pubblico ed in particolare sul taglio selvaggio degli alberi di via San Giorgio. Ben 22 le piante rasate a zero per iniziativa dell’assessorato.
Annone dopo aver invitato l’assessore Pipolo alla calma e a rispondere in modo concreto ha affermato: «L’assessore non è a casa sua dove decide se, quando e quali piante tagliare», e ne ha chiesto le dimissioni.
A detta di Annone l’iniziativa dell’assessore al ramo è stata del tutto personale senza il coinvolgimento degli uffici comunali e del dirigente di riferimento e soprattutto facendo fede su una relazione sul verde pubblico risalente al 2009. Una relazione che come mostrato dallo stesso consigliere di centrodestra era ben superata da un documento successivo commissionato dal comune.
Sembrerebbe che a monte del taglio degli alberi, che a dire il vero avevano ampiamente distrutto i marciapiedi con le loro radici, ci sarebbe un progetto con l’intervento di privati per la riqualificazione della strada e del suo verde pubblico. “Futurama”, questo il nome del progetto in questione.
Ma anche in questo caso va in scena un’altra opera teatrale sul palco dell’aula consiliare. Questa volta si tratta di un “giallo”.
L’assessore Gianluca Pipolo, incalzato sul progetto dal consigliere Annone che chiedeva di visionarlo, ha dichiarato che purtroppo tale fascicolo risultava essere scomparso dagli uffici dell’UTC. Possibile? E se fosse vero, non bisognava denunciarne la sparizione alle autorità?
L’assessore, ben consigliato dal presidente del consiglio, si è riservato di rispondere per iscritto sulla questione.
“Non è la prima volta che produco interrogazioni per l’assessore Pipolo, ma resto in attesa e senza risposta. Ad attendere – conclude Annone – resta una intera città. Non è solo il Puc che cambierà la faccia di Volla, Piano Urbanistico che il primo cittadino conferma essere in dirittura d’arrivo, ma anche i grandi e piccoli provvedimenti, le grandi e le piccole “trasparenze” che rendono la vita di tutti i giorni più semplice”
Angela Del Gaudio