Il Comune stabiese non ha provveduto né a rigettare né ad accogliere la richiesta della società telefonica avanzata già due anni fa, nel luglio del 2011. Per ottenere un parere dagli uffici comunali la Wind telecomunicazioni spa ha sollecitato più volte nel corso di queste due anni dalla prima “chiamata”: un atto stragiudiziale di invito, una diffida e una messa in mora notificata lo scorso mese di luglio. Non paghi i rappresentanti della Wind hanno deciso di adire alle vie legali facendo ricorso al tribunale amministrativo napoletano per ottenere l’autorizzazione ambientale richiesta o quantomeno un diniego.
La compagnia telefonica, rappresentata e difesa dall’avvocato Giuseppe Sartorio, in sede di ricorso ha tirato in ballo anche la Soprintendenza dei Beni architettonici di Napoli. A prendere le parti del Comune invece sarà l’avvocato Donatangelo Cancelmo. Non è il primo tentativo di installare un’antenna telefonica nel territorio di Castellammare di Stabia, infatti nei mesi scorsi anche un’altra compagnia ci aveva provato. La Vodafone tentò di installare un ripetitore in Traversa Mele tra i binari della linea delle Ferrovie dello Stato a pochi passi da complessi residenziali e la scuola. Poi dopo le proteste della cittadinanza il cantiere fu sequestrato dagli agenti di Polizia municipale a causa della mancanza delle necessarie autorizzazioni del Comune.
rafcav