Quattro arresti sono stati eseguiti questa mattina dalla squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, in relazione all’omicidio di Domenico Motti, avvenuto il 31 agosto1993 a Carinaro. Secondo gli investigatori furono i vertici del clan Bidognetti a ‘decretare’ l’eliminazione di Motti perché questi, affiliato all’organizzazione, stava tentando di allontanarsene. Gli arresti sono stati eseguiti al termine di un’indagine coordinata dalla Procura Antimafia di Napoli, in base a un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Napoli.
Il provvedimento restrittivo rappresenta l’esito di un’indagine, suffragata dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, che ha portato all’individuazione del grave fatto di sangue. Secondo le risultanze investigative, i vertici del gruppo Bidognetti decisero l’eliminazione di Motti come monito per tutti i proseliti sull’inviolabilità del vincolo associativo. Ne venne così decisa l’esemplare eliminazione, affidando a un amico fidato della vittima l’incarico di attirarlo, con il pretesto di un appuntamento, in una trappola, al fine di agevolare la fase esecutiva dell’omicidio. Motti, arrivato sul luogo stabilito, fu brutalmente ucciso a colpi di pistola calibo 7,65 da un altro complice, che fu l’esecutore materiale del crimine. Inoltre, in relazione all’omicidio di Motti è indagato, quale mandante, il capo-clan Domenico Bidognetti, detto Cicciotto e mezzanotte.