E’ in corso una nuova importante operazione dei Carabinieri della Provincia di Napoli che stanno sequestrando in queste ore diversi quintali di pane potenzialmente tossico prodotto e venduto in modo abusivo. Alcuni forni illegali sono stati già chiusi e sigillati nel napoletano.
Al momento sono stati sequestrati 9 forni (uno a Giugliano, Qualiano, Calvizzano, Afragola, Casavatore, Cicciano, San Giuseppe Vesuviano e 2 ad Acerra). A pozzuoli ad un forno è stata sospesa l’attività di panificazione per mancanza delle condizioni igienico-sanitarie e delle autorizzazioni amministrative alla vendita. A torre annunziata e a castellammare di stabia sono stati chiusi 2 panifici per carenze igienico sanitarie degli annessi laboratori. Vari quintali di pane sequestrato e denunce in corso da parte dei militari dell’arma.
“Ringraziamo i Carabinieri per quello che stanno facendo. Il pane tossico della camorra – dichiarano il presidente dei panificatori campani dell’ Unipan Mimmo Filosa ed il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli già assessore provinciale all’ agricoltura che da anni si battono contro questo fenomeno criminale – avvelena più del cibo contaminato coltivato sulla Terra dei Fuochi perchè lo mangiano tutti e tutti i giorni. Infatti viene cotto in forni abusivi ,tra l’ altro in condizioni igieniche allucinanti, con scarti di rifiuti legnosi, legno verniciato e pieno di chiodi, addirittura in alcuni casi anche con quello delle bare. Come per tutti i legnami trattati compresi i gusci di nocciola, le sostanze tossiche delle tinture presenti sul legno, con il calore si sciolgono e si trasformano in resine che si depositano sulle pareti del forno. Poi, con le altissime temperature di cottura, questa resina velenosa e cancerogena si scioglie nuovamente e viene assorbita da pane, pizze e dolci e finisce nelle nostre tavole per poi essere mangiata generando in diversi casi gravi malattie anche di carattere tumorale”.
“Mentre le coltivazioni tossiche nell’ area della Terra dei Fuochi – concludono Filosa e Borrelli – per fortuna rappresentano una minima parte del mercato ortofrutticolo regionale la criminalità gestisce la produzione e la vendita di circa il 50% del pane in Provincia di Napoli con una posizione di quasi monopolio il sabato e la domenica. Attualmente sono circa 1500 i forni abusivi presenti sul napoletano che i Carabinieri gradualmente stanno smantellando”.