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“Mulignane” in scena a Napoli con l’attrice torrese Gea Martire

gea martireAlla Sala Ferrari di Napoli, è andato in scena lo spettacolo “Mulignane”, tratto da un racconto di Antonella Prisco, per la regia di Antonio Capuano. Della piece è protagonista l’attrice oplontina Gea Martire, la quale, partita dalle file della filodrammatica degli ex allievi Salesiani di Torre Annunziata (diretta dal compianto Peppe Abate), oggi va ottenendo tantissimi successi in tutta Italia (sul grande schermo, sui palcoscenici e in televisione), anche nei lavori in cui interpreta personaggi da Lei stessa inventati.

 

La trama di “Mulignane”, scaturita da uno spunto letterario, è la storia della metamorfosi di una donna che fa meditare lo spettatore sui cambiamenti che possono profondamente modificare una vita. La vicenda racconta infatti, di una zitella trasandata (schiava di una mamma intrigante) ed essa stessa donna insicura nei comportamenti che vive una vita quotidiana priva di incentivi e di affetti, in una squallida esistenza, atta solo a far scivolare il tempo di compleanno in compleanno.

Il tutto interpretato con grande ironia, recitazione che il regista ha scelto  per un’attrice che in questo campo si trova a suo agio. Infatti, le critiche hanno esaltato la Martire in un ruolo che le è congeniale e che contempla armonia nell’interpretazione di un personaggio che si muove tra mille cambiamenti, tra modulazioni diverse di voce (ma misurate) comprendenti toni drammatici ed ironici, senza mai cedere a cali di concentrazione. Tutte doti che sono nel bagaglio della grande esperienza acquisita da un’artista, orgoglio torrese, la quale ormai è sulla cresta delle onde in teatro, nel cinema e in TV. Da voci non ancora confermate abbiamo appreso che l’attrice sarà a Torre con un altro lavoro (non certamente in “Mulignane”); i torresi sono pronti ad applaudirla in qualunque personaggio Ella scegliesse d’interpretare.           Federico Orsini  

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