A dieci minuti dal termine, infatti, il risultato diceva 3-0 per la squadra allenata da mister Ulivi: ci sarebbe voluto un 5-3 per qualificare il San Giorgio. A quel punto gli undici ercolanesi con la testa sono andati probabilmente già negli spogliatoi – comunque un errore – ed hanno vistosamente calato di concentrazione. Il resto lo ha fatto l’orgoglio di calciatori come Incoronato, Ottobre e l’ex Cardone, gente che a perdere non ci sta mai, in nessun caso. Così, del tutto inaspettatamente, negli ultimi nove minuti di gara, compresi i quattro di recupero, i padroni di casa hanno almeno salvato il salvabile, ovvero la faccia.
Già, perché quando un squadra di categoria superiore (ricordiamo che il San Giorgio milita in Eccellenza, mentre l’Herculaneum in Promozione), tra andata e ritorno, subisce almeno quindici nitidissime occasioni da rete da parte degli avversari, contro circa cinque-sei palle gol costruite, allora le mani davanti alla faccia un po’ verrebbe da metterle. Anche al “Paudice” sarebbe potuta finire, come all’andata, con un punteggio decisamente tennistico per Basso ed i suoi compari, ed invece alla fine è stato 3-3. L’Herculaneum “esplode” il primo petardo dopo appena cinque minuti, con un colpo di testa di De Faenza su azione d’angolo. Poi spreca due occasionissime con Russo e Casonaturale che, da pochi passi, spediscono alle stelle. Alla mezz’ora, arriva, però, l’opportunità più ghiotta per antonomasia: Falanga viene steso in area, ma dal dischetto Casonaturale fa soltanto la barba al palo alla sinistra di Borrelli.
Potrebbe essere una mazzata per i granata, ma diventa, invece, un ulteriore stimolo a dare ancora di più, e di fatto appena cinque giri di lancette più tardi è Bianco a firmare il 2-0 con un preciso diagonale di sinistro. Nella ripresa continua l’Herculaneum a martellare i propri avversari, fino al 68’, quando capitan Basso, con un colpo di testa chirurgico, dà il là ai festeggiamenti ufficiali. Peccato solo, che resti da giocare ancora un po’, e che ai sangiorgesi la festa forse non piaccia poi troppo. Così all’85’, al 90’ e al 93’ Incoronato, Cardone e Miele almeno si tolgono le mani dalla faccia. Al di là di un pizzico di delusione per una grande prova ridimensionata dal 3-3 finale, l’Herculaneum può comunque sorridere per aver allungato la propria imbattibilità a sedici incontri consecutivi. Ma soprattutto per essersi qualificata ai quarti di finale, cosa che non accadeva dalla stagione 2006-2007.
Lo sfidante sarà la Virtus Volla, fresca vincitrice dello scontro col Giugliano e che in campionato occupa la seconda posizione del girone A di Eccellenza. Appuntamento per la gara d’andata il 4 dicembre al “Solaro”, il 18 a Volla per il ritorno.
Michele Di Matteo