Da alcuni giorni, la Commissione straordinaria che amministra il Comune di Gragnano ha deciso di affiggere un manifesto nel quale spiega le principali norme contenute nell’“Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani” del 6 agosto 2013 adottata dal Ministero della Salute e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 6 settembre.
Le nuove norme, che hanno efficacia di 12 mesi, devono essere rispettate dai padroni dei cani e da chi conduce semplicemente gli animali in giro. A verificare il rispetto dell’ordinanza, girata a tutti i Comuni, ci sono i vigili urbani.
L’ordinanza prevede la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani” e responsabilità, civili e penali, per chi va in giro con i propri cani senza rispettare “la corretta gestione degli animali”. Sul manifesto sono riportate le principali disposizioni dell’ordinanza che, nell’articolo 1, prevedono in particolare anche che “è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta”. Anche la mancata raccolta delle feci dei propri cani viene considerata “un’aggressione all’incolumità pubblica” e nelle strade del centro di Gragnano, in particolare a via Vittorio Veneto, questo è un problema molto sentito dalla cittadinanza, ma mai risolto in tanti anni.
C’è chi incolpa i cani randagi – in verità pochi, praticamente cani di quartiere, molto più disciplinati dei loro simili “domestici” e dei loro padroni – ma la questione è chiara a tutti, possessori e non di animali a quattro zampe: servirebbe un maggiore controllo da parte di chi è competente, così da educare con “le cattive”, non i cani, bensì i padroni. “Sembra che l’ordinanza per il momento non abbia sortito nessun effetto – afferma Catello Filosa, responsabile di zona dell’associazione ProNatura – anche perché a farla rispettare dovrebbero essere i vigili urbani, purtroppo impegnati in tutte altre faccende ed impossibilitati a seguire anche cani e padroni”. E gli incivili, in questa situazione, sguazzano felicemente, tenendo ben pulite le proprie case e imbrattando indecentemente i marciapiedi.
Tra guinzaglio obbligatorio al massimo di un metro e mezzo, museruola da portare, animale da affidare a persone capaci di condurlo in giro e comportamento adeguato da far adottare al proprio cane in strada, bisogna ricordare ai possessori che “il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della condizione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone o cose provocati dall’animale”. E poi, tutti dovrebbero capire che sarà pur vero che “pestarla porta fortuna”, ma non è affatto una fortuna pestarla.