Le nuove norme, che hanno efficacia di 12 mesi, devono essere rispettate dai padroni dei cani e da chi conduce semplicemente gli animali in giro. A verificare il rispetto dell’ordinanza, girata a tutti i Comuni, ci sono i vigili urbani.
L’ordinanza prevede la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani” e responsabilità, civili e penali, per chi va in giro con i propri cani senza rispettare “la corretta gestione degli animali”. Sul manifesto sono riportate le principali disposizioni dell’ordinanza che, nell’articolo 1, prevedono in particolare anche che “è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta”. Anche la mancata raccolta delle feci dei propri cani viene considerata “un’aggressione all’incolumità pubblica” e nelle strade del centro di Gragnano, in particolare a via Vittorio Veneto, questo è un problema molto sentito dalla cittadinanza, ma mai risolto in tanti anni.
C’è chi incolpa i cani randagi – in verità pochi, praticamente cani di quartiere, molto più disciplinati dei loro simili “domestici” e dei loro padroni – ma la questione è chiara a tutti, possessori e non di animali a quattro zampe: servirebbe un maggiore controllo da parte di chi è competente, così da educare con “le cattive”, non i cani, bensì i padroni. “Sembra che l’ordinanza per il momento non abbia sortito nessun effetto – afferma Catello Filosa, responsabile di zona dell’associazione ProNatura – anche perché a farla rispettare dovrebbero essere i vigili urbani, purtroppo impegnati in tutte altre faccende ed impossibilitati a seguire anche cani e padroni”. E gli incivili, in questa situazione, sguazzano felicemente, tenendo ben pulite le proprie case e imbrattando indecentemente i marciapiedi.
Tra guinzaglio obbligatorio al massimo di un metro e mezzo, museruola da portare, animale da affidare a persone capaci di condurlo in giro e comportamento adeguato da far adottare al proprio cane in strada, bisogna ricordare ai possessori che “il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della condizione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone o cose provocati dall’animale”. E poi, tutti dovrebbero capire che sarà pur vero che “pestarla porta fortuna”, ma non è affatto una fortuna pestarla.