E’ sceso il buio su Pompei. Le ricerche non hanno dato il risultato sperato. Le due donne risultano ancora disperse. Ed emerge una notizia che non è certo edificante.
L’ecoscandaglio in dotazione ai Vigili del Fuoco è stato più volte dirottato dalla presenza di numerosi rifiuti ingombranti presenti nel letto del fiume.
C’è davvero di tutto nel Sarno. Resti di televisioni e frigoriferi, pezzi meccanici d’auto, pneumatici unitamente ad immondizia di qualsivoglia natura. E forse non si esclude persino la presenza di qualche residuale bellico.
Presenze “fastidiose” che inducono continuamente l’ecoscandaglio in falso allarme. E visto che nel Sarno c’è un po’ di tutto, ogni volta che scatta un allarme i soccorritori si fermano, verificano, e alla fine si trovano spesso alle prese con qualche monnezza che dimora nel fiume.
E’ una situazione incresciosa che ritarda ed ostacola il lavoro degli uomini dei Vigili del Fuoco. Un quadro complicato che fa comprendere come il Sarno versi davvero in condizioni di manutenzione disperate. Negli anni si è parlato di bonifica dello stesso ma, a quanto pare, invano.
Questo non è il tempo delle polemiche senza dubbio. E’ il momento di restituire Anna e Nunzia alla propria famiglia. Ci sarà poi modo e maniera per appurare responsabilità ed omissioni.
Ma una domanda sorge spontanea. Se il Sarno fosse stato meno discarica e più limpido corso d’acqua, le ricerche avrebbero avuto tempi diversi? Molto probabilmente si. La natura quando è oltraggiata diventa maligna, teniamolo bene a mente. Per oggi le ricerche sono state sospese. Riprenderanno domani mattina. E si confida anche in condizioni metereologiche migliori.
Marianna Di Paolo