Un Napoli poco determinato e confuso, con la testa, forse, già rivolta in Germania, si fa battere, al San Paolo da un Parma tonico e volitivo. La sconfitta di sabato sera, inutile negarlo, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi napoletani proprio alla vigilia di quella che può essere definita la gara dell’anno. Martedì il Napoli va in Germania e se riuscisse a non perdere con il Borussia, magari disputando una partita gagliarda, potrebbe superare il girone di Champions con un turno d’anticipo. Sarebbe un gran bel colpo. Certo nessuno s’aspettava lo stop interno con il Parma, forse c’era l’illusione da parte di tutti, calciatori compresi, che questa gara, in qualche modo, si sarebbe vinta. I ducali invece hanno giocato la loro onesta partita, corti e compatti, attenti nelle marcature, pronti a ripartire ed in una di queste azioni Cassano ha trovato lo spunto vincente. Nell’azione della rete parmense è mancata la fase d’interdizione a centrocampo, bisognava evitare che il barese arrivasse all’uno contro uno con Britos, tenuto conto delle sue ottime doti tecniche e balistiche. Qualche “signore del centrocampo” come Inler, purtroppo, non sta rendendo in modo adeguato alle sue reali doti e di questo ne risente la squadra. Scarsa interdizione e poca fase d’impostazione: di ciò ne risentono le punte, in primis Higuain, rifornite poco e male. Il solo Insigne non può far nulla se è ingabbiato come sabato sera e mal assistito dai compagni di reparto, su tutti Inler e Pandev. Hamsik in panchina, non si è capito se per i postumi della botta presa con la Nazionale o per l’attuale scarsa vena, ha giocato pochi minuti poi è uscito per infortunio. Lo slovacco, comunque, per come sta giocando, non avrebbe cambiato il corso della gara. Il Parma incarta il regalo, meritato, ringrazia e porta a casa tre punti preziosi con sommo gaudio dell’ex Donadoni che consuma la sua personale rivincita sportiva. Ora però non c’è tempo per le recriminazioni, dimentichiamo in fretta il Parma e pensiamo alla gara di Champions. A Dortmund il Napoli troverà una squadra agguerrita che vorrà rivalersi della sconfitta subita al San Paolo ma soprattutto superare il girone qualificatorio. Il miglior Napoli ha le potenzialità per fronteggiare e magari battere i tedeschi, lo si è visto nella gara d’andata, ma servono gli uomini di centrocampo al meglio della loro condizione mentale, in primis Inler. L’imperativo, a due giorni dalla gara dell’anno, è dimenticare Parma e guardare avanti. I tifosi devono stringersi intorno alla squadra ed aver fiducia in loro. I fischi di fine gara con il Parma sono ingenerosi per una squadra che comunque sta dando molto ai tifosi. Per una volta si poteva far finta di non aver visto, andare a casa in modo dimesso, come dopo essere stati al cinema: senza applaudire o fischiare. A questa squadra ogni tanto si può concedere anche una battuta d’arresto, casalinga, importante è rialzare subito la testa ed andare a Dortmund con il piglio e la determinazione giusta. Cari tifosi, sabato sera non è successo nulla, aspettiamo una prova d’orgoglio dai nostri calciatori in Germania. La partita con il Borussia sancirà in modo definitivo lo spessore tecnico del Napoli e le ambizioni di una squadra tanto accreditata.
Annibale Nuovanno