Il neonato Comitato ‘No alla seconda foce’, costituitosi recentemente a Rovigliano, fa sentire forte la voce di tutti i cittadini che si oppongono alla costruzione di una seconda foce del fiume Sarno sul litorale torrese prossimo al caratteristico ‘scoglio’.
I membri di questo comitato lontano dai colori politici e dagli schieramenti di partito, hanno studiato minuziosamente nel corso delle settimane i dettagli del ‘Grande Progetto Sarno’ trovando più di una falla nei punti che riguardano la creazione di un nuovo sbocco artificiale per il fiume.
Dissesto idrogeologico costiero; danni biologici alla comunità; incremento esponenziale dell’inquinamento della falda, del mare e dell’aria; grave impatto sul piano paesaggistico dovuto all’eccessiva cementificazione prevista… Queste sono solo le principali delle motivazioni che spingono i membri di questo gruppo di cittadini a continuare la loro lotta.
Invitati dai capigruppo consiliari di Torre Annunziata il 20 Novembre, assieme al Comitato ‘Gente del Sarno’ ed ai vari partiti, movimenti ed associazioni politiche per esporre le loro idee in merito alla discussa opera della nuova foce, i membri del ‘No alla seconda foce’ denotano subito la grande disinformazione che c’è tra la popolazione e tra gli stessi esponenti politici torresi.
Infatti, tra la confusione, gli stessi capigruppo non hanno espresso chiaramente una linea precisa da seguire in merito al progetto di competenza ARCADIS (Agenzia Regionale Campana Difesa Suolo).
Presente all’incontro anche l’ing. Cannata, ideatore della controversa ‘foce della discordia’ che ha ribadito l’estrema necessità di quest’opera per evitare il rischio di alluvioni garantendo che le acque che arriveranno a mare saranno completamente depurate.
Le certezze dopo tale incontro sono veramente poche per i cittadini torresi; la disinformazione generale ha dominato incontrastata e i pareri ufficiali sono stati rimandati ad un prossimo incontro monotematico che si terrà tra vari uffici tecnici, amministrazione, ingegneri, ARCADIS, comitati e associazioni presenti sul territorio per riuscire a trovare dei punti di incontro e delle risposte concrete e precise ai dubbi espressi dai cittadini insoddisfatti.
Questo è quanto dichiarato da alcuni esponenti del comitato ‘No alla seconda foce’ dopo l’incontro:
“Continueremo a dire NO alla seconda foce ma SI al disinquinamento del Sarno, al dragaggio del suo alveo, alla riqualificazione delle sue sponde, alla rinaturalizzazione delle aree del bacino e ad una manutenzione ordinaria dei suoi canali. Il nostro comitato sostiene che non c’è alcun beneficio nella realizzazione di questa seconda foce per il territorio di Rovigliano e dunque di Torre Annunziata. Non è possibile cominciare ad operare prima a valle e poi a monte. Si disinquinino le acque del fiume e non ci sarà più bisogno di una diramazione del fiume a Rovigliano per evitare le esondazioni delle zone limitrofe al fiume.”
Raffaele Cirillo