Al Teatro Bellini Franco Branciaroli ha interpretato e diretto lo spettacolo “Servo di scena” di Ronald Harvwood. L’autore, vissuto in Inghilterra, entrò giovanissimo a far parte, come attore, di una compagnia shakespeariana (dove fece esperienza anche come servo di scena); poi iniziò l’attività di commediografo, diventando, nel tempo, adattatore cinematografico in cui nel 1983, meritò la candidatura all’Oscar per la sceneggiatura della versione per il cinema dello stesso lavoro.
Il protagonista, Branciaroli, è artista che, nella sua vita, ha messo in pratica gli insegnamenti di maestri quali Luca Ronconi, Carmelo Bene, Aldo Trionfo, per non parlare della grande influenza sul suo iter dello scrittore Giovanni Testori con cui collaborò. La sua è un’ottima interpretazione della messinscena di un lavoro ritenuto dalla critica uno dei fondamentali del secolo scorso.
La trama è imperniata sulla fine di un grande interprete shakespeariano, ottimo in “Re Lear” e, nella vita, un dongiovanni ormai sfiorito. “Sir Ronald”, tale il nome del personaggio interpretato da Branciaroli, ha accanto a sé un “servo di scena” – factotum (interprete un Tommaso Cardarelli in stato di grazia), uomo di una immensa dedizione al mestiere ed al suo padrone. La storia si svolge nella tragica atmosfera dei bombardamenti tedeschi, che nel 1942 imperversavano su tante città della Gran Bretagna.
Un plauso va a tutta la compagnia, in cui anche gli altri attori, come Lisa Galantini, Melania Giglio, Valentina Violo, Daniele Grigio e Giorgio Lanza, hanno saputo bene interpretare uno spettacolo, nell’intento di rendere omaggio al teatro ed in genere alla cultura, che, speriamo, possa essere una difesa contro le brutture che imperversano in ogni epoca.
Federico Orsini