Successo di partecipazione questa mattina in piazza Troiano Caracciolo del Sole a Terzigno per la mostra in memoria degli scontri avvenuti nel 2010 nel comune vesuviano, quando la popolazione si oppose allo sversamento di rifiuti in cava Sari e all’apertura della discarica di cava Vitiello. Circa cinquemila persone hanno visitato il suggestivo percorso fatto di fotografie, striscioni e proiezioni di video della protesta allestito nel salone messo a disposizione dalle suore salesiane nella piazza principale del paese. Un modo, secondo gli organizzatori, per ridestare le coscienze collettive e per costruire una coscienza civica nuova che consenta di portare avanti le giuste lotte contro gli innumerevoli disastri che interessano il territorio: non solo cava Sari ma anche la discarica di cava Ranieri, con il suo patrimonio archeologico abbandonato, le discariche abusive, i roghi tossici e le falde acquifere inquinate. “Su Terzigno è calato il silenzio” spiegano gli organizzatori “l’attenzione è concentrata altrove ma i problemi restano tanti e non è stato fatto nulla per risolverli”. Uno sforzo congiunto di volontari e attivisti antidiscarica ha reso possibile l’organizzazione di questo evento che vuole ricordare ai cittadini di Terzigno che ancora molto resta da fare e per questo non bisogna perdere la capacità di indignarsi.