“L’unico vero risparmio che troviamo in questa legge di Stabilità è il risparmio di tempo assegnato ai gruppi per poter discutere ed esaminare il provvedimento”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà (GAL), intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama.
“Si tratta infatti – ha aggiunto il parlamentare di origini casertane – di un documento per molti versi ancora sconosciuto. Come se non bastasse, il senatore Antonio Azzollini ha dovuto ammettere che la commissione Bilancio non ha concluso i propri lavori e ci ritroviamo così al cospetto di un sedicente documento, un maxiemendamento elaborato in un’altra sede, ovviamente dalla maggioranza”.
“Abbiamo non poche difficoltà a fare qualche rilievo o proposta migliorativa che l’apposizione della fiducia rende impossibile” ha proseguito D’Anna.
“In questa legge – ha concluso l’esponente del Gal – non c’è alcun criterio non per fare la rivoluzione liberale ma neanche per porre freno al meccanismo del debito pubblico e a uno Stato dissipatore di risorse”.