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I Monti Lattari in Parlamento con i grillini: dissesto idrogeologico, fiume Sarno e infiltrazioni camorriste negli Enti locali

M5S SMLCDissesto idrogeologico, fiume Sarno ed infiltrazioni camorristiche negli Enti comunali: le emergenze territoriali presenti nella maggior parte dei Comuni dei Monti Lattari entreranno in Parlamento attraverso l’impegno dei parlamentari del Movimento 5 Stelle della Campania. E’ quanto emerso dall’incontro tecnico regionale tenutosi domenica pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Santa Maria la Carità tra la rappresentanza dei parlamentari del M5S Campania e gli attivisti dei circoli locali di Napoli e Salerno.

 

A rappresentare la delegazione dei parlamentari campani del M5S sono stati il vice-presidente della Camera dei Deputati l’onorevole Luigi Di Maio, il presidente della Commissione Vigilanza della Rai l’onorevole Roberto Figo, il senatore Sergio Puglia e le parlamentari Vega Colonnese per Campania 1 e Silvia Giordano per Campania 2.

Ad ospitare ed organizzare l’incontro regionale è stato il M5S di Santa Maria la Carità coordinato dal dottore Catello Coppola che ha moderato i vari interventi tenutosi durante la conferenza dove sono state presentate diverse istanze dai cittadini in merito ad annose problematiche presenti sui territori: “Abbiamo chiesto questo incontro tecnico regionale tra parlamentari M5S ed attivisti – ha esordito il coordinatore Catello Coppola – perché vogliamo affrontare e risolvere concretamente questioni che da anni attanagliano i nostri Comuni e generano preoccupazione, disagio e sfiducia nei cittadini. Le nostre istanze, opportunamente documentate con denunce, relazioni e accessi agli atti pubblici, sono state sottoposte all’attenzione dei parlamentari del M5S che valuteranno caso per caso prima di presentare delle interrogazioni parlamentari ai rispettivi Ministeri di competenza”.

 

Una delle prime istanze ad essere illustrate dagli attivisti sammaritani ai parlamentari M5S è stata quella riferita al dissesto idrogeologico in cui versano i Comuni di Santa Maria la Carità e di Sant’Antonio Abate, sia per le condizioni precarie e obsolete delle reti fognarie locali e sia per le eccessive quantità di acqua piovana che provengono durante il maltempo dai Comuni a monte come Casola e Lettere.

uccessivamente l’attenzione degli attivisti di Castellammare di Stabia e di Pompei si è concentrata sull’inquinamento ambientale del fiume Sarno e sullo spreco di fondi pubblici registratosi negli ultimi vent’anni per effettuare una bonifica mai avuta.

Durante l’esposizione dell’istanza da parte dagli attivisti stabiesi è emersa, in maniera piuttosto allarmante, il forte aumento dell’incidenza di tumori tra i cittadini dei Comuni appartenenti all’area del fiume Sarno. Molto significativa è stata anche la richiesta di attenzione del presidente del WWF della Penisola Sorrentino Claudio D’Esposito per “boxlandia”: “La nostra Penisola Sorrentina, una delle costiere più belle al mondo, è attualmente devastata dai cosiddetti “signori del cemento”, tra cui sindaci, imprenditori, architetti e ingegneri che, senza scrupoli e coscienza, pensano ad arricchirsi costruendo palazzi di cemento. Molti provvedimenti sono stati approvati ai limiti della legalità ed è necessario che tutto questo marciume esca fuori.

E’ in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli”. Successivamente l’attenzione si è spostata di nuovo sul territorio di Santa Maria la Carità in merito alle procedure realizzative del project financing adottato dal Comune per la realizzazione del cimitero comunale: “Raccogliendo le sollecitazioni da parte dei cittadini sammaritani e dei soci del comitato pro-Cimitero – ha spiegato l’attivista Fioravante Somma – vogliamo porre all’attenzione sulle procedure amministrative adottate dal Comune per la realizzazione del Cimitero Comunale, soprattutto sulle pochi luci e le tante ombre che ricoprono questa opera cimiteriale.

Ci sono tanti aspetti da chiarire soprattutto se si considerano alcune procedure piuttosto discutibili adottate dall’amministrazione Cascone, gli annunci ed i proclami fatti e poi smentiti, i ritardi registratosi da 5 anni ad oggi negli espropri e nell’inizio dei lavori”. Infine è stata sottoposta all’attenzione dei parlamentari campani del M5S la dolente questione dei condizionamenti e delle infiltrazioni camorristiche nella gestione degli Enti comunali, sottolineando che in quasi tutti i Comuni della Provincia di Napoli ci sono gli affidamenti degli appalti pubblici ad aziende vicine a famiglie camorristiche.

Vincenzo Vertolomo

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