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Tragedia del Sarno: un nuovo strumento per le ricerche in arrivo a Pompei

vigili del fuoco

Sarebbero due le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura di Torre Annunziata sul caso della tragedia del Sarno. L’accusa sarebbe omicidio colposo. Si tratterebbe di: Catello D’Auria, il militare della Guardia di finanza, conducente dell’auto che ha investito le donne, e l’ingegnere capo del Comune di Pompei, Andrea Nunziata.

 

Intanto proseguono le ricerche. I Vigili del Fuoco che stanno ispezionando palmo a palmo il corso del Sarno non intendono arrendersi anche se il morale non è proprio alto. Il freddo e il fiume inquinato e melmoso di certo non aiutano e le ore di strenuo lavoro non si contano più.

“Stiamo lavorando, continuiamo a setacciare il fondo del fiume, ma al momento non ci sono novità rilevanti”. Così uno degli uomini che in questo momento sono di nuovo a lavoro sul gommone rosso che ormai da una settimana è nelle acque del Sarno.

“Le difficoltà sono evidenti, le acque di questo fiume sono assolutamente opache – continua il Vigile del Fuoco – e la corrente non ci permette l’immersione. Oggi il livello della piena è sensibilmente più basso e se non ci saranno piogge, l’abbassarsi delle acque ci darà un piccolo vantaggio. Se il calare del livello continuerà sarà ancora più fruttifero l’impiego dello strumento che sta arrivando in nostro supporto e che ci aiuterà nella ricerca”.

In effetti è in arrivo da Roma un nuovo ecoscandaglio che dovrebbe essere a Pompei per la mattinata di domani. Purtroppo questi strumenti sono estremamente sensibili, utili anche all’individuazione di un corpo umano, ma allo stesso tempo estremamente soggetti ad essere ingannati dai tantissimi detriti che il corso del Sarno trasporta verso il golfo di Castellammare di Stabia.

Per quel che riguarda la notizia dello smanicato rinvenuto verso la foce, la conferma è che si tratti di un indumento di taglia compatibile con il fisico di Annunziata Cascone, ma al momento non ci sono ancora conferme certe. “Purtroppo anche se l’indumento fosse della povera signora ancora dispersa, questo non sarebbe un segno significativo per noi che siamo lungo il fiume. La corrente è tremenda ed è capace facilmente di sfilare di dosso un indumento del genere. Il luogo del ritrovamento dello smanicato non ci dà dunque nessuna informazione capace di restringere l’area delle ricerche. Il corpo potrebbe essere molto lontano dal capo ripescato”.

Una breve pausa per ricaricare le energie e di nuovo a lavoro sino a tardo pomeriggio. La speranza e l’impegno nel ritrovare Nunzia non diminuiscono.

 

 

 

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