“Quella del dissesto finanziario dell’Ente comunale di Castellammare di Stabia sarebbe una vera e propria rogna per tutti i cittadini stabiesi. Ci auguriamo che in consiglio comunale la delibera n. 61, con cui la giunta comunale del sindaco Nicola Cuomo ha approvato il dissesto finanziario, venga bocciata senza se e senza ma”.
Così Emanuele D’Apice e Massimiliano De Iulio, esponenti di “Castellammare Insieme” con cui hanno concorso alle ultime elezioni amministrative sostenendo la candidatura a sindaco del Presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo.
“E’ vero che la situazione delle casse comunali non è per niente florida ma dichiarare “bancarotta” prima ancora di aver messo in campo una vera azione di risanamento dei conti è da irresponsabili. Sarebbe un’azione degna di Ponzio Pilato.
Il primo cittadino stabiese in campagna elettorale non ha fatto menzione di parole come “dissesto finanziario” e di “messa in liquidazione” di uno dei patrimoni della città come Terme di Stabia. Eppure, essendo già segretario cittadino del Pd, era a conoscenza della condizione critica del Comune e delle sue partecipate comunali.
Il nostro augurio è che i consiglieri comunali che siedono tra i banchi dell’aula consiliare di palazzo Farnese rimandino al mittente questa scellerata proposta. Infatti il primo ed immediato effetto sarebbe quello di elevare al massimo le aliquote dei tributi come Tares, Irpef ed Imu. Cosa che graverebbe sui bilanci delle famiglie stabiesi già in difficoltà per via della crisi congiunturale dell’economia nazionale. Allo stesso tempo, a nostro avviso, occorre predisporre un piano di durata triennale per riequilibrare i conti in bilancio partendo dall’ottimizzazione delle risorse che già l’Ente possiede”.