Pompei, consiglio comunale. Cittadini in protesta a palazzo De Fusco

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E’ un primo cittadino impallidito quello che si è visto stamane nel corso del consiglio comunale. Una protesta animata, organizzata da un gruppo di cittadini pompeiani, ha surriscaldato la temperatura fra i banchi dell’aula consiliare.

Una rimostranza a mezzo di cartelloni. Preciso e diretto il messaggio. Sono chieste a gran voce le dimessioni del sindaco Claudio D’Alessio e dell’intera giunta comunale. Fuori, ladri, vergogna. Queste solo alcune delle parole per apostrofare la classe politica di palazzo De Fusco.

Un risentimento che ha raggiunto toni vivaci anche al netto degli ultimi recentissimi accadimenti che hanno colpito la città.

La tragedia del Sarno, nella quale hanno perso la vita Nunzia Cascone ed Anna Ruggirello, madre e figlia, ha scosso gli animi dei pompeiani. Una questione, quella riguardante la manutenzione del fiume, a proposito della quale il consigliere comunale Alfredo Benincasa ha fatto notare come via Ripuaria, già dal 2001, rientrasse nelle competenze del Comune di Pompei. I fondi per la manutenzione del fiume, sempre a detta di Benincasa, sarebbero arrivati ma dirottati nell’area nord di Pompei, in zona Tre Ponti.

Dunque coscienze risvegliate per chiedere che la politica smetta di essere “quella del non fare”. L’assise comunale, iniziata alle ore 11.00, è stata sospesa per ordine pubblico. L’intera giunta ha dovuto abbandonare l’aula.

Ultimi aggiornamenti da Palazzo de Fusco: Dopo tre interruzioni, il consiglio è tutt’ora in corso. L’obiettivo è quello di procedere all’approvazione del bilancio, uno dei punti all’ordine del giorno. In caso contrario il rischio che cada il consiglio comunale è altissimo.

Non resta che attendere dunque quando e come si concluderà questa giornata in Municipio.

Marianna Di Paolo

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