In principio fu il centro commerciale “La Cartiera”, colosso dello shopping nato sulle ceneri dell’ex AtiCarta. La pianificazione di attività commerciali formato “cittadella” corre veloce nella città mariana.
Un pubblico costituito in prevalenza da studiosi e cittadini italo-americani ascoltava il sindaco di Pompei avv. Claudio D’Alessio che presentava il titanico progetto. E ad accompagnare il primo cittadino c’era anche l’assessore regionale Pasquale Sommese in rappresentanza del Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro.
Commistione di contenuti. Così veniva introdotto alle orecchie dei più il “Pompei Experimental Park”. Archeologia, agricoltura, sperimentazione ed accoglienza. Questi i tratti distintivi del nuovo distretto turistico che cambierà la fisionomia della città di Pompei. “Il Parco rappresenta un’occasione di rilancio dell’economia pompeiana attraverso la creazione di un terzo polo turistico, dopo gli Scavi e il Santuario”. Così il sindaco presentava il progetto nell’incontro del 13 marzo a New York. E veniva sottolineata inoltre anche l’importanza della riqualificazione di un’intera zona a ridosso del confine nord degli scavi archeologici: la Civita Giuliana.
Una presentazione in stile internazionale anche con l’obiettivo di ricercare eventuali finanziatori stranieri. Finalità precisa che fu espressa dall’assessore regionale Pasquale Sommese. Alla manifestazione di New York furono presenti anche il presidente del consiglio comunale Ciro Serrapica e gli assessori Giuseppe Tortora e Alfredo Annunziata. E non mancarono neppure le presenze di coloro che, a vario titolo, hanno collaborato alla realizzazione del progetto. Del gruppo di lavoro del “Pompei Experimental Progect” furono invitati: l’archeologo Antonio De Simone, l’Ing. Michele Fiorenza, l’esperto di economia dott. Armando Ferrigno, l’Avv. Antonio Tosi e il dott. Girolamo De Simone (gli altri componenti del gruppo di lavoro sono i professori Pasquale Miano e Valentina Russo).
Questa la cronaca di quella che fu una giornata volta a celebrare la nascita della nuova cittadella turistica in quel di Pompei. Idee precise che furono presentate con dovizia di particolari oltreoceano. Poco invece, per non dire nulla, veniva illustrato nella città mariana. Ad oggi sono davvero tanti i cittadini poco informati sul parco archeologico. Eppure la posta in gioco non è bassa. Si tratta di un progetto destinato nel bene o nel male (ai posteri l’ardua sentenza) a cambiare il volto di Pompei.
Marianna Di Paolo