“No, care ‘gufette’, NO! Così non va!”. E’ questo il senso dei commenti di fine partita tra VP Pontecagnano e Club volley Saviano, valevole per la settima giornata del campionato regionale di serie “C” femminile, Girone “B”.
Commenti dalle dolenti note, dovuti ad una prestazione indecifrabile da parte delle giocatrici della compagine ospite, che hanno praticamente concesso campo libero alle padroni di casa nelle prime due frazioni di gioco (25/18 e 25/14) e, una volta tirato fuori quello spiraglio di orgoglio nel terzo set – vinto meritatamente per 22/25 – sono ricadute in inammissibili perplessità, incertezze, caos di schieramento, soprattutto nel reparto arretrato – che, tra l’altro solo raramente viene aiutato da un ‘muro’ efficiente – che hanno portato ad autolesionistiche ‘distrazioni fatali’, quando sarebbe bastata un po’ di abilità individuale, spirito di squadra, cattiveria agonistica … per giocarsela almeno fino all’ultimo con dignità.
E invece no! Il braccio di ferro instaurato con le salernitane, floscia nel momento decisivo della gara, in quel 4° set che poteva portare al pareggio e alla conseguente assegnazione della vittoria, per l’una o per l’altra, al tie-breack. Cosa più ovvia a sperarsi, dopo aver vissuto, inizialmente, il campo a mo’ di ‘turiste’ smarritesi negli angusti vicoli di un fiacco approccio alla gara, o, peggio ancora, come se ad altre faccende affaccendate.
Esempio pratico: alla regolarità realizzativa di Annalisa Angelino (14) fanno da contraltare i 17 punti di Letizia Guadagnino, 15 dei quali realizzati tra 3° e 4° set!!!
E quindi, una lampante carenza di personalità spiega del come, palle che si giocano bene e con facilità ed efficienza per buona parte dell’incontro, diventano macigni quando la partita si fa rovente, agonisticamente parlando, e chiederebbe all’atleta quel qualcosa di più che solo una spinta interiore, uno svuotamento dell’anima, una voglia irrefrenabile di superare l’avversario … potrebbero riuscire a dare.
Macché! Contro Pontecagnano, ma anche in altre occasioni ancora, non è stato così! Fenomeno negativo che in precedenza abbiamo giustificato con motivazioni quali ‘mancanza di amalgama’, ‘carenza d’intesa tra i reparti’, ‘carichi di lavori pesanti’ e così via …
E invece no! Anche in quest’ultima gara è mancato il cuore, la rabbia sportiva, la combattività. Insomma, quel qualcosa di più che, se espresso in campo, farebbe volgere, il più delle volte, le sorti di un incontro a proprio favore.
Il sestetto di Sergio Daniel Meneghetti, comunque, si è fatto forte dell’incisività di una straripante Maria Erra (ci domandiamo, che ci fa un’atleta di così alta levatura in una compagine di serie “C”?!?), di gran lunga migliore realizzatrice dell’incontro con 25 punti all’attivo – praticamente un set vinto da sola! – autentica mattatrice della serata e principale artefice del successo delle salernitane che comunque, nel loro insieme, hanno dimostrato un’ottima intelaiatura di squadra, con un’efficace varietà di gioco basata sul palleggio di Francesca Memoli; con la principale alternativa offensiva dell’esperta Valeria Pappalardo (13) e, dulcis in fundo, con un’organizzazione difensiva per lunghi tratti imperforabile, non si sa se per propria bravura o per l’inefficacia degli attacchi delle avversarie savianesi, fattesi intimorire, oltremodo, – e non è un alibi! – da decisioni arbitrali consistenti nel chiamare frequenti ‘invasioni’ e ‘doppie’ (da ambo i lati quest’ultime) molto contestate e scaturite in conseguenze oltremodo negative.
Un esempio per tutti il secondo set … che comincia con un ‘giallo’ a mister Lello Curcio e finisce con un ‘rosso’ allo stesso, benché si fosse sul 24/14. Mister Curcio che, comunque è il primo a fare autocritica; il primo a rimettersi in discussione per quello che è il suo ruolo di dover conferire alla squadra le giuste indicazioni – e l’applicabilità delle stesse! – fermo restando, e questo lo si vocifera da più parti, che qualche atleta, per quanto sinora dimostrato, non risulta all’altezza del compito, rapportato ai propositi societari di aver allestito un roster capace di dire la sua in ogni occasione e contro qualsiasi avversario. E i ricambi, al momento, non sortiscono alcun effetto.
Con siffatte premesse, della cronaca della gara diciamo poco, poiché se ne intuisce ampiamente l’andamento. Se non che il Pontecagnano si è aggiudicata con merito l’intera posta in palio e che nel Saviano c’è tanto da rivedere, se la compagine del presidente Gennaro Morelli ha intenzione di recitare un ruolo dignitoso in questo campionato. Di classifica e di gioco.
A partire dal carattere individuale di ogni atleta per giungere allo spirito di gruppo. Quello da mostrare in campo, comunque, e non quello a parole, che lascia il tempo che trova, se non espresso sul parquet in modo tangibile.
Alla ripresa degli allenamenti, in casa savianese, ci si augura una serena autocritica ed una seria presa di coscienza del compito che ognuno viene chiamato a svolgere. Il campionato è lungo e le soddisfazioni da prendersi ancora tante. Migliorando nel gioco e di conseguenza in classifica.
Crediamoci! Si può fare!!!
VP PONTECAGNANO 3 – CLUB VOLLEY SAVIANO 1 (25/18 . 25/14 – 22/25 – 25/22)
SAVIANO: Napolitano M. (L); Napolitano C. (3); Petillo (3); Esposito (6); Guadagnino (17); Angelino (14); Bernardi (9); Bocchino (6); Rea; Andreozzi; Di Nardo; Irollo. Coach: Lello Curcio; 2° Giuseppe Ruotolo; Dirigente Accompagnatrice: Giovy Napolitano.
PONTECAGNANO: D’Amico (L1); Basto (L2); Carratiello (8); Cuoco (10); Del Regno (9); Erra (25); Giammarino; Manzo; Memoli L .; Memoli F. (2); Montone; Pappalardo (13). Coach: Sergio Daniel Meneghetti; 2°: Roberto Enzo D’Orso; Dirigente Accompagnatrice: Valentina D’Andrea.
Arbitri: Alessandra Boccio e Francesco Di Rienzo, federazione di Salerno.
Note: Spettatori 50 circa; Battute vincenti: 9/5; Muri/Punto: 5/1.