La Festa dei Gigli di Nola, è entrata a far parte del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità (Unesco). Nel corso dell’ Ottava Relazione dell’Organo Sussidiario per il lavoro svolto nel 2013 e l’esame delle candidature per l’iscrizione nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, la commissione ha approvato la candidatura della Rete delle Grandi Macchine a Spalla.
Oltre a Nola, ricevono il sigillo Unesco: Palmi (Varia), Sassari (Candelieri), Viterbo (Macchina di Santa Rosa).
Grande gioia per la città dei Gigli. Il suono delle campane delle chiese della città, ha avvertito il raggiungimento dell’importante traguardo raggiunto.
Il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, in questo momento è a Baku, in Azerbaijan, come membro della delegazione ufficiale del Ministero degli Esteri insieme ai rappresentanti delle altre città gemellate e alla coordinatrice del progetto Patrizia Nardi per partecipare ai lavori dell’Ottava Commissione Intergovernativa Unesco durante i quali è arrivato l’auspicato riconoscimento della Rete nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
A Nola, intanto, è in costruzione il Giglio che svetterà in piazza Duomo per celebrare il prestigioso evento. I particolari delle iniziative promosse per l’occasione saranno resi noti domani, giovedì 5 dicembre,nel corso di una conferenza stampa in programma per le 12.00, al Palazzo di Città. Parteciperanno l’assessore alla Cultura, Cinzia Trinchese e il presidente della fondazione “Festa dei Gigli” Raffaele Soprano.
“E’ fatta, adesso è davvero fatta. La festa dei Gigli di Nola, la nostra storia, la nostra fede, il nostro dna di popolo nolano sono ricchezza universale. L’Unesco ha ufficialmente iscritto le 4 città della rete delle macchine a spalla nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ora tutto questo dovrà tradursi in nuove opportunità di crescita per Nola. Insieme raggiungeremo anche quest’obiettivo. Voi intanto aspettatemi che sto tornando. Domenica sarà grande festa.”
Pasquale Annunziata