Si è appena conclusa, dinanzi a palazzo De Fusco, una sorta di caricatura di come, agli occhi dei pompeiani, si svolge la vita politica e la gestione dell’amministrazione locale. La manifestazione, i manifestanti chiedono le dimissioni della maggioranza. Fulcri della manifestazione sono la pessima gestione delle strade per assente o palliativa manutenzione, esternalizzazione della gestione del cimitero che ha portato tariffe più alte a fronte di servizi peggiori, scuole vecchie e precarie, tassa sulla spazzatura esosa e invasione, comunque, di rifiuti, trasporto pubblico carente, assenza di parcheggi gratuiti in centro, Simbolico l’orario d’inizio della manifestazione.
Non mancano momenti di confusione. Il figurante in maschera, atto a personificare la figura del sindaco D’Alessio, viene fermato, trattenuto e poi rilasciato dalla polizia di Pompei, sembrerebbe accusato di non poter indossare la fascia tricolore tipica del primo cittadino, ma anche per le maschere che i figuranti indossavano poichè non sarebbe possibile in luogo pubblico coprirsi il volto. Ma a questo punto perchè fermare solo il personaggio “D’Alessio”? Il tutto, manco a dirlo, i fischi dei cittadini accorsi.
Nei giorni scorsi, infatti, il “manifesto” della rappresentazione è stato diffuso sui social network e lasciato in varie attività della zona. Molti sono stati incuriositi e sono accorsi in piazza alle ore 11.00, in concomitanza con il consiglio comunale che sarebbe dovuto tenersi ai piani alti del suddetto palazzo.
Il consiglio comunale di stamane, fra mille peripezie, si è concluso con l’approvazione del bilancio e di tutti gli ordini previsti all’ordine del giorno. Una mattinata senza dubbio calda, caratterizzata prima dalla protesta in piazza e poi dall’espisodio della telecamera nascosta nell’aula consiliare. E proprio in riferimento a questo sconcertante episodio, si è espresso Carmine Lo Sapio, fondatore del laboratorio politico Elaboriamopompei. Il dirigente provinciale del Pd ha dichiarato: “E’ sconcertante che il presidente del consiglio comunale Ciro Serrapica, di sua iniziativa, abbia fatto nascondere una telecamera dietro una tenda dell’aula consiliare. L’intento era quello di filmare non solo i cittadini presenti in aula ma anche i consiglieri di minoranza. La telecamera infatti, era puntata in modo tale che l’opposizione potesse essere monitorata in ogni suo comportamento”. Una descrizione precisa quella di Lo Sapio che continua tuonando: “Serrapica deve solo vergognarsi per quanto ha fatto. Si è assunto la responsabilità della sua azione. E non avrebbe potuto fare diversamente visto che è stato proprio lui, per sua stessa ammissione, ad autorizzare lo stratagemma della videocamera. L’episodio di oggi, a mia memoria, non ha precedenti. Spero davvero che i consiglieri di maggioranza trovino finalmente le giuste motivazioni per decidere di prendere finalmente le distanze dal primo cittadino che non è più degno di rappresentare i pompeiani”. “A questo punto – conclude Lo Sapio – meglio una commissiione prefettizia che continuare ad essere guidati da certa gente”.