Guerrieri vuole raccontare le storie di tutti coloro che hanno deciso di «volercela fare» e che dedicano la loro vita al fianco di chi vuole farcela Per dare la maggiore autenticità possibile al programma, raccontando le vere storie degli italiani che fronteggiano le difficoltà reagendo, alcuni guerrieri sono stati scelti a partire dalle testimonianze caricate dagli utenti su una pagina online dedicata, altri invece da ricerche compiute dalla redazione di LA7 proprio come è successo al Maestro Lucio Zurlo che con la sua palestra la BOXE VESUVIANA da mezzo secolo di vita è un punto di riferimento per tanti giovani del territorio e non solo. Sarà sicuramente interessante sentire i racconti del Maestro Lucio ed anche del figlio Biagio, considerato il suo successore in questa difficile missione e soprattutto vedere come ha vissuto il conduttore Saturnino e la troupe l’esperienza Torrese insieme a tutti i ragazzi per finire ad una festa a sorpresa in palestra con l’intervento del Sindaco Starita.
Sul sito dell’ENEL/Guerrieri storie di chi non si arrende la puntata di venerdì 6 dicembre è pubblicizzata in questo modo: Lucio Zurlo è conosciuto a Torre Annunziata come «Il Maestro». Da cinquanta anni insegna boxe nella «Provolera», uno dei quartieri più difficili della sua città. La sua palestra, la Boxe Vesuviana, ha prodotto tanti campioni e, soprattutto, ha contribuito a dare una nuova prospettiva di vita a tanti ragazzi che spesso, come unica soluzione per tirare avanti si trovano costretti a percorrere le vie del crimine. Lucio, come ama spesso ripetere, cerca di formare «prima uomini e poi campioni». La carriera di un pugile è contraddistinta da privazioni , sacrifici e scarsi guadagni.
Il Maestro inculca nei suoi ragazzi proprio questa filosofia del sacrificio e offre loro un sistema di regole che li guiderà nella boxe e si spera soprattutto nella vita.