Il libro ripercorre la storia della pallacanestro a Castellammare dal 1934, anno in cui ha iniziato a diffondersi, fino al 1980, attraverso testimonianze raccolte in cinque anni d’indagini mediante interviste, fotografie e la voce degli stessi protagonisiti. Con impegno e dedizione gli autori del libro Raffaele Fontanella e Giuseppe Angiò si sono dedicati alla raccolta di documenti che legano la storia di questo sport a quella cittadina. “Il basket stabiese dalle origini” è composto da trecento pagine facili da sfogliare perché alleggerite da 700 fotografie che fanno da padrone alla raccolta e rendono interessante la lettura anche ai non amanti di questo sport che potranno scoprire un nuovo lato di questa città.
Stesso argomento viene trattato nei due DVD video allegati al libro i quali hanno per contenuto vecchi filmati provenienti da collezioni private e dall’archivio dell’istituto Luce. Il documentario, della durata di circa 3 ore e mezzo, presenta uno sviluppo cronologico, suddiviso per capitoli, in cuile storie delle varie associazioni e società sportive s’intersecano con il racconto di eventi, aneddoti e successi di questo sport in città mostrando anche le bellezze di Castellammare a lungo dimenticate. Altro aspetto da mettere in risalto sono le colonne sonore che accompagnano i filmati, opera di compositori Stabiesi fornite gratuitamente.
Alla presentazione parteciperanno Dino Meneghin, il miglior giocator italiano di tutti i tempi, e Manfredo Fucile, presidente regionale F.I.P.; l’iniziativa ha il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Napoli, del Comune di Castellammare di Stabia e della Federazione Italiana Pallacanestro.
L’ideazione di questo libro e i dvd allegati nascono dall’amore dei due autori nei confronti del basket, verranno pertanto distribuiti gratuitamente mentre in occasione della presentazione saranno venduti al costo simbolico di 5 euro. Il totale degli introiti verranno integralmente distribuiti ad un’associazione no-profit in via di definizione operante sul territorio stabiese.
Angela Donnarumma