Dissesto finanziario: è caos a Castellammare di Stabia

Palazzo_FarneseClima teso a palazzo Farnese: il consiglio comunale sul dissesto finanziario slitta ed il prefetto di Napoli Francesco Musolino nomina un commissario ad acta che arriverà al Municipio di piazza Giovanni XXIII per monitorare i conti dell’Ente.

Nei giorni scorsi l’ex sindaco Luigi Bobbio aveva richiesto l’intervento del prefetto a causa della scadenza dei termini di presentazione del bilancio di previsione 2013. Il rischio è che non ci sia il tempo materiale per l’approvazione del bilancio mentre la maggioranza del sindaco Nicola Cuomo traballa pericolosamente dopo il “no” del partito Sinistra Ecologia e Libertàall’ipotesi di “bancarotta” dell’Ente. La loro posizione è resa ancor più forti dal referto del Collegio dei revisori dei conti che hanno notato una discrepanza con i conti fatti dal dirigente del settore Economico del Comune: i debiti fuori bilancio sarebbero sovrastimati.

Nell’ultima riunione interpartitica i vendoliani hanno respinto l’ipotesi di un sostegno alla maggioranza nel prossimo consiglio comunale in cui approderà la delibera di giunta n. 61, con cui l’Assise comunale dovrà dare l’ok oppure bocciare l’avvio della procedura di dissesto per l’Ente di piazza Giovanni XXIII (secondo il dirigente del settore Economico Mariamaddalena Leone il buco in bilancio è di 50 milioni di euro). Gli esponenti di Sel, sin dall’inizio della consiliatura la spina nel fianco della maggioranza, meditano le dimissioni dell’assessore Imparato. La seduta, inizialmente prevista per il 6 dicembre, slitterebbe a lunedì 9 dicembre: un consiglio comunale fondamentale per la “sopravvivenza” dell’amministrazione Cuomo. I mal di pancia, però, si registrano anche tra i consiglieri del Pd, lo stesso partito del primo cittadino.

Alcuni consiglieri hanno intenzione di astenersi sul voto oppure di disertare la seduta. I problemi di Cuomo non finiscono qui perché c’è da valutare anche la posizione dell’Idv – con il presidente del consiglio comunale Di Nardo – e le liste civiche di Antonio Sanges e Eduardo Melisse (questi ultimi due però nell’ultimo consiglio comunale hanno votato l’aumento delle aliquote Imu, Irpef e Tares). Proprio questa incertezza – in tutto sono cinque i consiglieri che potrebbero astenersi o addirittura votare “no” – diffusa farebbe slittare la convocazione del consiglio comunale al 9 e il 10 dicembre.

Intanto dall’ opposizione arriva dal gruppo consiliare del Pdl un monito per i consiglieri di maggioranza, il primo cittadino ed l’assessore al Bilancio Mario Marasca: “a desistere dalla scellerata iniziativa politica, di portare il Comune in dissesto finanziario anche alla luce della ultima relazione del Collegio dei Revisori dei Conti”.

Per i pidiellini la scelta di dichiarare “bancarotta” è di tipo politico infatti il Collegio dei revisori “anziché individuare le cause del dissesto continua a sollecitare l’amministrazione, in linea con il richiamato referto di settembre, a ricorrere ai correttivi ivi suggeriti ridimensionando sensibilmente l’importo dei debiti fuori bilancio”. Infine ripropongono la loro soluzione: stilare un piano pluriennale di riequilibrio dei conti.

Raffaele Cava

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