Il Napoli targato Benitez, si presenta con la stessa impostazione tattica, confermando il suo modulo contro l’Udinese che ha confermato la sua brillante prestazione, già fatta vedere la settimana scorsa contro la Juventus. Il tecnico spagnolo fa esordire il francese Revelleire e il portiere brasiliano Rafael. L’impostazione tattica del centrocampo a due, fa soffrire come sempre il Napoli. La squadra bianconera si presenta con l’uomo in più nella zona nevralgica del campo costringendo a ripetuti falli la coppia svizzera del centrocampo azzurro. La chiave tattica della partita nella prima frazione è la posizione degli esterni d’attacco. La squadra bianconera ha calciatori per compiere sia la fase difensiva sia quell’offensiva, anche perché sono supportati dall’uomo in più che permette il raddoppio sul portatore di palla. Il Napoli, d’altro canto, ha nello spagnolo Callejon un calciatore apparentemente stanco, in leggera flessione atletica, mentre dall’altro lato un Insigne ancora alla ricerca del primo gol in campionato. La differenza tecnica poi, ha fatto la meglio nel primo tempo, soprattutto quando un’eccezionale Higuain ha acceso la luce favorendo il secondo goal di Pandev e il goal di Dzemailli. Il macedone che si è mosso bene nella prima parte, è sempre pronto ad affiancare il Pipita e pronto anche al sacrificio. A diciotto minuti dal termine, con la testa già mercoledì prossimo contro l’Arsenal per il match più importante della stagione, Rafa Benitez, inserisce giustamente un altro centrocampista, ma non sostituisce un calciatore della fase offensiva, ma un centrocampista. E’ forse lì, la vera lettura di questa gara, è lì che stasera il Napoli non ha centrato i tre punti. Stasera, però non ho visto il giusto equilibrio in campo, una squadra che non “sale” con i centrali di difesa, non crea un gioco per favorire l’inserimento adeguato di Inler, giustifico il tutto perché forse tutto lo staff tecnico sta compiendo un nuovo lavoro che ancora non è stato compreso dai calciatori azzurri. Servono gli uomini, se non si vuole modificare il proprio credo tattico.
Nando Zanga
