Ripercorriamo le tappe della crisi che dopo un anno dalle elezioni ha determinato la stagnazione dell’attività politico amministrativa.
In pieno ferragosto il sindaco Giosuè Starita, a seguito di forti pressioni da parte di molti gruppi politici, apre una crisi politica, ritirando le deleghe agli assessori. Una grave diaspora interna alla maggioranza, causata dal monopolio da parte dell’assessore ai Servizi Sociali delle risorse spendibili dell’Ente, il cattivo funzionamento della macchina comunale, mancante di una visione d’insieme che migliorasse i servizi ai cittadini, e non scontentasse gli stessi dipendenti, portano il Sindaco a rimette nelle mani dei partiti la bacchetta per una ricomposizione politica che rilanci l’azione amministrativa.
I partiti colgono l’opprtunità che nasce dalle aspre critiche postate su facebook dal consigliere Pasquale Iapicca dell’UDC (dello stesso partito del presidente nominato della Oplonti Multiservizi e dello stesso Sindaco), che evidenzia le gravi lacune del servizio di raccolta rifiuti. Il primo a a seguirlo è l’esponente del movimento politico Orgoglio e Dignità Torrese, Raffaele Izzo, convinto della necessità di disporre di risorse economiche per la manutenzione delle strutture scolastiche.
Via via, i componenti prendono le distanze e la compagine si sfalda. Nel frattempo l’azione amministrativa è posta sotto la lente della Commissione d’Accesso, attivata dalle numerose note pervenuta alla Prefettura anche da parte dell’opposizione del PD e della lista Centro Comune. I partiti si rendono conto della spada posta sulla loro testa e non decidono, anzi, decidono di non decidere. Il Sindaco, dopo due mesi d’attesa, messo alle strette dall’incalzante pressione dell’opinione pubblica, promuove una giunta tecnica. ( qualche maligno sostiene che ciò sia frutto delle strategie dello stesso sindaco).
Negli ultimi giorni, alcune indiscrezioni pervenute sul positivo responso della commissione d’accesso (al momento non è pervenuto l’atto ufficiale), danno il via alle trattative dei partiti per riaprire le porte ad una giunta politica. Punto centrale un unico comune denominatore tra i partiti: l’esclusione dal governo cittadino del Centro Democratico dei fratelli Alfieri.
Vi è però un’altro motivo pregnante: i componenti di Progressisti Democratici(Ascione) si alleano con Diritti e Libertà (Gagliardi) al fine di un rientro nel PD, cosi da sostenere il Sindaco in un quadro di centro sinistra. La segreteria del PD rimanda al mittente la richiesta. L’Udc spaccato in due tra Iapicca, che ottiene anche il sostegno di Orgoglio e Dignità, e l’Avv. Lafranca che nel frattempo passa dal ruolo di presidente della Oplonti Multiservizi alla Giunta Provinciale. In ordine sparso gli altri. Conclusione: L’attività viene portata avanti dagli assessori del “sindaco” e i partiti continuano a discutere.
Intanto si avvicina Natale ed ai cittadini non resta che sperare che, al più presto, ” adda passà ‘a nuttata”.
G. C.