Il Consiglio Comunale di Vico Equense, nella seduta dello scorso 25 novembre, ha approvato sostanziali variazioni al Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Innanzitutto alcuni lavori di messa in sicurezza di alcune strade, come la via Scraio, via Aiello e via Boza, o di urbanizzazione primaria come la sistemazione della fogna in via Camaldoli ad Arola.
Alcuni di questi interventi vengono finalmente effettuati dopo anni di attesa da parte degli abitanti e sono state al centro di un vivace dibattito che si è tenuto in aula tra maggioranza e opposizione. Il contendere è nato da alcune considerazioni della minoranza. Il gruppo di MpV, ha sottolineato che sono state apportate delle modifiche al Piano Triennale anteponendo i nuovi progetti ad altri che ancora attendono da anni la realizzazione, come quello della riqualificazione della via Satriano. MpV rilevava altresì che nessuna opera servirà per la messa in sicurezza di un territorio molto fragile visto che non esiste una progettualità complessiva in tema di prevenzione ed equilibrio ambientale.
L’avvocato Dilengite ha insistito ancora una volta sulla mancanza di iniziativa dei consiglieri di maggioranza che si fidano ciecamente del sindaco Cinque, il quale, secondo Dilengite, sostanzialmente da solo fa il Piano Triennale e da solo lo modifica. A sorpresa e dopo mesi di assenze e silenzi è intervenuto il Sindaco, ancora una volta seduto nei banchi dell’opposizione, che con una lunga difesa del suo lavoro, ha spiegato quali grandi deficit esistano da tempo immemorabile sotto l’asfalto di alcune strade centrali, quale via Filangieri o collinari. Proprio in via Filangieri, ad esempio, molti scarichi fognari si riversavano nella pluviale confluendo poi tutti sulla Marina di Vico. Ripristinare il corretto defluire delle acque nere ha richiesto una dilatazione dei tempi previsti, ma, secondo Gennaro Cinque, era necessario rimettere tutto in ordine proprio per evitare il protrarsi dell’ incessante inquinamento del litorale.
Il Sindaco ha messo in evidenza la sua capacità di intervenire là dove sono necessari lavori di urgenza, come il sopralluogo dei tombini e delle caditoie per prevenire situazioni emergenziali. Questa attività da “manovale” per Gennaro Cinque è fondamentale per la buona salute del territorio e la via Satriano può aspettare. Interventi ben più urgenti sono necessari ad Arola, dove ancora mancano alcuni tratti fognari, allo Scraio e a via Boza nella frazione di Fornacelle. Secondo Gennaro Cinque in questo sta la sua progettualità, sbrigando il quotidiano disegna il futuro perché, ad esempio, gestire correttamente e direttamente tombini e caditoie alla fine significa preservare il territorio e difenderlo nel tempo dal punto di vista ambientale.
Purtroppo il dilungarsi della discussione su questi temi ha impedito l’ approfondimento su alcuni importanti progetti, come quello relativo all’Oasi Blu Mare- Banco di Santa Croce, tornato in auge dopo essere stato abbandonato per alcuni anni, che generò a suo tempo non poche perplessità negli ambientalisti cittadini. Approvato senza discussione anche il progetto per la realizzazione dell’ area pesca a Marina d’Aequa. In realtà stupisce che per la gran parte delle opere strutturali del territorio in definitiva non vi sia vero ostacolo da parte delle minoranze, quasi temendo di apparire ostruzioniste. Da un lato dichiarano di essere d’accordo con le opere in progetto, dall’altra ne discutono il metodo senza lasciare intendere però quali strade diverse o alternative vogliano percorrere.
Maria D’Ordia