Lo avevano annunciato all’indomani dell’assise comunale. E in data 9 dicembre con una richiesta scritta, i consiglieri d’opposizione hanno protocollato l’istanza di revoca dell’incarico per Ciro Serrapica, presidente del consiglio comunale.
Una questione delicata che parte dallo scorso 5 dicembre quando lo stesso presidente, per sua stessa ammissione, si assumeva la responsabilità per aver autorizzato la disposizione di una telecamera nascosta nel corso dell’assise consiliare. Strategemma per monitorare i comportamenti esclusivamente dell’opposizione e dei cittadini presenti in sala. Una scelta per tenere sotto controllo eventuali situazioni “calde”.
E proprio in apertura del consiglio la telecamera veniva scoperta dal consigliere Giuseppe Del Regno che, inavvertitamente, vi urtava contro facendo cadere il cavalletto che la sorreggeva.
Un rinvenimento anomalo, inaspettato. E nel corso dell’inseguimento delle presunte responsabilità il presidente Serrapica, incalzato dagli astanti, si assumeva l’onere della colpa per la scelta compiuta. Un episodio, quello della telecamera celata, che aveva acceso non poco gli animi. Un’aspra polemica per un accadimento senza precedenti per la storia di palazzo De Fusco. Poi il timore che un simile comportamento fosse incompatibile con i principi di imparzialità ed equità dei quali un presidente del consiglio comunale deve o dovrebbe esserne, senza dubbio garante.
Un punto fermo a questa storia è stato messo. La richiesta di dimissioni per Serrapica è stata protocollata al Comune di Pompei in data 9 dicembre 2013. Il documento è indirizzato allo stesso presidente del consiglio. A firmalo, l’opposizione consiliare tutta. Non resta che attendere quali saranno i prossimi sviluppi di questa vicenda. L’attesa è tutta per la prossima assise comunale. In quell’occasione si capirà se Ciro Serrapica sarà ancora stabile sulla sua poltrona o meno.
Marianna Di Paolo