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I detenuti di Rebibbia incontrano gli studenti di Boscoreale

OLYMPUS DIGITAL CAMERABazar è il titolo di uno spettacolo diverso dal solito, intriso di riflessioni e di racconti della vita carceraria.

E’ un insieme di emozioni che alcuni detenuti condividono sui palcoscenici di tutta Italia per raccontare i propri vissuti, attraverso i monologhi con la propria anima, i dialoghi di fatti realmente accaduti e con un soul emozionante e vibrante, che ha commosso il pubblico presente nella sala teatro dell’Istituto Superiore Cesaro Vesuvius di Boscoreale.

L’11 dicembre, alcuni reclusi della Compagnia

Stabile Assai della Casa Circondariale di Rebibbia di Roma, fondata da Antonio Turco nel 1982, si sono alternati sul palcoscenico accanto a collaboratori esterni.

Fra questi hanno calcato le scene: Aniello Falanga, Massimo Tata, Roberto Turco (basso), Giovanni Arcuri, Silvia Morganti (attrice), Lucio Turco (batteria), Gina Fabiani (voce blues) e Salvo Buccafusca.

Sono intervenuti, inoltre, a fine spettacolo, il dirigente scolastico del Cesaro Vesuvius Gaetano Panariello, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Boscoreale Maria Grazia Pisacane, l’Assessore Raffaele De Falco, l’avv. Donato De Paola e Don Raffaele Russo. Presente il Comandante della polizia municipale di Boscoreale dott.ssa Rosa Luongo.

Il messaggio corale rivolto agli studenti è di non cercare scorciatoie, ma di individuare la scala che porta in paradiso. Il carcere è una discarica sociale. La pena deve essere mirata al recupero della persona che ha sbagliato, così possono nascere spettacoli emozionanti come quello che per novanta minuti ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico presente.

Rossella Saluzzo

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