Pompei, gestione cimitero. Vincenzo Garofalo annuncia una class action gratuita

Ancora polemiche sul camposanto cittadino. In principio furono gli aumenti delle tariffe per i servizi. Poi le esumazioni anticipate. Un’escalation di eventi riconducibili alla nuova gestione del cimitero di Pompei affidata alla Mirca s.a.s. Episodi che hanno suscitato non poche critiche. E poco più di due mesi fa, il diavolo ci metteva addirittura la coda. Due donne, a distanza di un giorno l’una dall’altra, sprofondavano nelle fosse tombali. Le lastre di marmo cedevano come burro e per una di esse, la sig.ra Antonietta Testa 75 anni, la caduta risultava fatale. Poche ore dopo il trasferimento in ospedale, la donna perdeva la vita.999472_704949629523864_728814466_n

Ma cosa sta accadendo al cimitero di Pompei? Questa la domanda ricorrente fra i più all’indomani degli aberranti accadimenti. E in causa viene chiamata la gestione a singhiozzi del camposanto. Due mesi fa, esattamente come oggi, l’opinione diffusa rimane invariata. Per il cimitero occorre una manutenzione seria ed adeguata. “Rispetto per i nostri defunti” : questo uno degli slogan del flash mob organizzato da alcuni cittadini lo scorso 1 novembre. Una protesta silenziosa e composta per chiedere alla nuova ditta di procedere all’opportuna messa in sicurezza. Perchè se si chiedono aumenti bisogna offrire anche servizi adeguati.

Poi in data 25 novembre 2013 un’altra notizia è giunta dal cimitero, a mezzo di avviso affisso su diversi loculi. Bisogna provvedere alla manutenzione degli stessi entro trenta giorni, qualora risultassero usurati in uno o più punti. Questo in sintesi il messaggio. Cittadini chiamati a mettere per l’ennesima volta mano alla tasca. “Ma il cimitero è privatizzato oppure no allora”? Forse si, forse no. A tratti, a rate, a tempo perso.

Una situazione complicata davvero e non poco ingarbugliata. Ed arriva anche una class action. A proporla è Vincenzo Garofalo, coordinatore dei tre movimenti Pompei Cambia, Pompei Futura e Più Pompei. Il giovane, attivo nell’ambito del Laboratorio Politico E-laboriamopompei, s’esprime in merito alla gestione cimiteriale. E lo fa a mezzo di comunicato stampa nel quale dichiara:

“Subito una Class Action per opporci alla gestione del cimitero di Pompei. Siamo stanchi di subire i capricci del sindaco D’Alessio. Non abbiamo intenzione di restare immobili come i consiglieri comunali di maggioranza a cui è proibito pensare e dire la propria chiamati solo ad alzare le mani. Noi pensiamo ed agiamo. La pessima gestione del Cimitero di Pompei voluta dal sindaco – continua Garofalo- ha ormai raggiunto il limite. Con un volantino si intima ai proprietari dei loculi di effettuare i lavori di messa in sicurezza. Con l’arroganza di sempre l’amministrazione minaccia di effettuare i lavori in danno agli stessi proprietari e persino di procedere alla revoca della concessione sottraendo il loculo al legittimo proprietario. Sulla scorta di questo ennesimo gesto contro tutti i cittadini-conclude Garofalo- con il Laboratorio Politico E-laboriamopompei, scenderemo in piazza con un gazebo e daremo vita ad una class action gratuita, facendo appello al Art. 83 del codice di Polizia Mortuaria.”

Queste le parole del giovane coordinatore politico. Una storia infinita quella del camposanto cittadino che s’arricchisce di nuovi sviluppi a ritmo quasi giornaliero oramai.

Marianna Di Paolo

 

 

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