“Viaggio di fuoco” a Napoli

viaggio di fuocoDopo l’angelico, il demoniaco, le due anime di Napoli. In programma per il 15 e il 29 dicembre due spettacolari visite teatralizzate, nell’ambito della mostra “Fuoco e Passione”, allestita presso il Museo del Tesoro di San Gennaro in via Duomo a Napoli. La singolare iniziativa è intitolata “Viaggio di fuoco”, con un Pulcinella narrante le eruzioni del Vesuvio. Un percorso artistico attraverso due simboli tipicamente partenopei, Pulcinella e il Vesuvio, intorno al quale si animano miti, leggende, ma anche una varia umanità, che popola il territorio e vive ritmicamente la propria vita in simbiosi con la temuta montagna, lo “sterminator Vesevo” di leopardiana memoria. L’altro simbolo in scena è Pulcinella, la maschera dal carattere pigro, vorace, perennemente affamato, opportunista, sfrontato, chiacchierone, bastonatore spesso bastonato.

Pulcinella è la personificazione comica dell’abbandono popolaresco a tutti gli istinti, che col tempo subisce una significativa evoluzione, trasformandosi in un emblema universale della napoletanità, di cui incarna l’esuberanza, il virtuosismo mimico e canoro, lo spirito ironico, canagliesco e generoso, la filosofia pratica e disincantata. I miti popolari narrano che Pulcinella sarebbe nato, proprio durante un’eruzione, dal guscio di un uovo comparso, per volere di Plutone, sulla sommità del vulcano, grazie ad un impasto preparato da due fattucchiere.

Dopo la parte “angelica” delle visite musicali al complesso dei Girolamini, questo percorso rappresenta la natura opposta, l’anima dissacrante ed un po’ demoniaca della città.

L’emozionante visita teatralizzata è curata dagli attori dell’Associazione di promozione sociale e culturale Artefia, all’interno della mostra che attraversa la storia del Vesuvio e del nostro protettore San Gennaro. Ad arricchire la visita, gli storici dell’arte di Cultura Felix illustreranno gli eventi eruttivi più salienti del vulcano attraverso dipinti, documenti, gouches, filmati e oggetti provenienti dall’antico Osservatorio metereologico vesuviano voluto nel 1841 da re Ferdinando II di Borbone, ora eccezionalmente esposti nel Museo del Tesoro di San Gennaro.
L’iniziativa rappresenta un’ottima occasione per chiunque voglia regalarsi un viaggio tra sacro e profano, tra arte, miti e riti della più classica “napoletanità”.

Agnese Serrapica

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