“In una parte della Campania c’è stato un attacco senza precedenti ed è evidente che servono misure non ordinarie, veloci e più rapide per la sanità pubblica, per proteggere l’ambiente, per controllare le gare pubbliche”.
Lo scrive Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, in una lettera di risposta alla piattaforma ‘Fiume in piena’ nella quale vengono affrontate le problematiche legate alla Terra dei fuochi.
Sul ‘no alla militarizzazione del territorio’ e ‘no alle leggi speciali’, uno dei punti cardine della piattaforma programmatica dei comitati riuniti sotto la sigla ‘Fiume in piena’, Caldoro domanda: “Se siamo consapevoli, tutti, che quello che è capitato in una parte del nostro territorio non è capitato da altre parti perché non dobbiamo chiedere a gran voce interventi speciali ed aggiuntivi? Possiamo chiamarli come vogliamo.
Ma è evidente che qui ci servono misure non ordinarie, veloci. Più rapide.
Per la sanità pubblica per proteggere l’ambiente, per controllare le gare pubbliche”.
“L’impiego dell’Esercito nel decreto – sottolinea Caldoro – è previsto solo per le attività che sono proprie dei militari e comunque non è una decisione della Regione”. “Anche io credo non rappresenti la soluzione – spiega – ma uno strumento in più per il pattugliamento dell’area. Per il momento c’è un decreto. Può e deve essere migliorato. In questo provvedimento le risorse per le bonifiche e le altre operazioni di recupero e rilancio sono tutte nostre”.