«Esprimiamo tutto il nostro rammarico sulla grave situazione di contrasto venutasi a creare in questi giorni ai vertici dell’Assessorato al Personale del Comune, tra chi pur avendo un lavoro aspetta da troppi anni un giusto riconoscimento, e chi invece da troppi anni vive nel dramma della disoccupazione e un lavoro non c’è l’ha!
Per colpa di una graduatoria bloccata – Questo quanto dichiarano il Capogruppo Prof.ssa Simonetta Marino, l’Avv. Elpidio Capasso e il Prof. Francesco Vernetti componenti del nuovo Gruppo Consiliare Per una città ideale, in merito al ricorso del TAR che ha sospeso ben 235 nuove assunzioni – Pur condividendo le ragioni dei dipendenti comunali, che da troppi anni attendono un giusto riconoscimento delle proprie professionalità, troppo spesso svilite e mortificate da ingiustizie interne, – proseguono i rappresentanti del Gruppo consiliare Per una città ideale – non dobbiamo spezzare le speranze e le possibilità a tantissimi giovani disoccupati idonei e vincitori di un pubblico concorso, i quali da troppi anni lottano e cercano un lavoro in un area ad altissima disoccupazione.
I consiglieri evidenziano poi che in questa contrapposizione ci sono anche ben 60 lavoratrici e lavoratori ex LSU che – dopo decenni di attese e sacrifici – rischiano di veder dissolversi al 31 dicembre 2013 anche il loro posto di “precari”. I rappresentanti Marino, Capasso e Vernetti concludono ricordano quanto già realizzato dal Sindaco De Magistris, in difesa del posto di lavoro di oltre 300 maestre comunali, e sollecitano i vertici dell’Assessorato a porre in essere ogni utile iniziativa atta a garantire, la stabilizzazione dei 60 ex LSU e lo sblocco delle assunzioni di centinaia di giovani, idonei e vincitori di concorso, che da tantissimo tempo cercano un opportunità di lavoro dignitoso e stabile.
Ciò non di meno è importante che l’Assessorato mostri attenzione e disponibilità verso le legittime richieste dei dipendenti comunali per evitare in futuro dolorose contrapposizioni, che minano la solidarietà e la condivisione”.