Una rete da pesca di 200 metri e’ stata rimossa dai sub del Parco Marino di Punta Campanella. La rete killer, gettata illegalmente intorno allo scoglio Penna, zona B della Riserva, si trovava a 10 metri di profondita’ ed era stata abbandonata da qualche pescatore di frodo che non è riuscito poi a ritirarla perchè’ incastrata nel grosso scoglio. A segnalare l’attrezzo da pesca e’ stato un diving del posto a seguito di un’immersione.
Gli operatori del Parco sono prontamente intervenuti e hanno rimosso l’attrezzo facilmente vista la scarsa profondità. Tra le strette maglie della rete pero’ sono finiti diversi organismi, come scorfani e stelle marine, alcuni dei quali sono stati liberati e rigettati in mare. Numerosi i danni anche agli organismi del substrato calcareo come le gorgonie gialle, le alghe incrostranti e le madrepore arancioni.
La presenza dei pescatori di frodo nel Parco, nonostante l’attenzione delle forze dell’ordine, resta dunque un problema non ancora risolto in maniera definitiva . La settimana scorsa la Capitaneria di Porto aveva fermato e denunciato due datterari nella zona di Puolo. L’attenzione del Parco e delle Forze dell’Ordine sara’ quindi molto alta in vista delle festivita’ natalizie. Nei periodi a ridosso dei cenoni di Natale e Capodanno, infatti, le attivita’ illecite dei predoni del mare aumentano in vista di possibili lauti guadagni.
C’e’ bisogno della collaborazione di tutti, a cominciare dai cittadini che con il loro comportamento possono aiutare a debellare questi fenomeni.
E proprio per questo l’Area Marina Protetta invita tutti a preparare cenoni ecosostenibili. Un appello per i cittadini della penisola e non solo: a Natale e Capodanno niente pesci e frutti di mare vietati a tavola, soprattutto datteri. Un modo per contrastare efficacemente questo mercato illegale che tanti danni crea all’ecosistema marino dell’intera costiera.