Ieri la corsa Napoli-Lettere della SITA delle ore 14:10 ha riservato ai suoi passeggeri un’esperienza molto emozionante. All’altezza di Ercolano è stato segnalato dalle altre auto che viaggiavano sull’autostrada che il pulman perdeva acqua e emanava dal vano motore un denso fumo nero. Per fortuna il pulman è riuscito a fermarsi in una piazzola di sosta.
E’ stato poi contattato il capolinea di Gragnano che ha inviato un altro pulman in soccorso che, paradossalmente era più vecchio del precedente. La domanda allora è: dove finiscono i soldi dei biglietti e degli abbonamenti che gli onesti cittadini comprano? Già bisognerebbe lamentarsi per le corse ridotte, le condizioni pessime di viaggio dovute all’affollamento e tanto altro ancora e ora bisogna preoccuparsi anche di “rimanere a piedi”.
Si vocifera poi che la Sita ha previsto l’immissione di nuovi mezzi per la Costiera mentre per il tratto di Napoli saranno dati i mezzi “scartati” dalla Costiera. Allora perché la Sita preferisce migliorare i trasporti “prevalentemente turistici” verso la Costiera e non quelli che invece sono usati tutti i giorni da moltissime persone che vanno a Napoli per lavoro o per studi.
Non è il mezzo di trasporto “nuovo” che potrà far fare bella figura con i turisti. Sono i cittadini che contribuiscono maggiormente e vengono ripagati con un pessimo servizio e allora esausti si rivolgono ad altri mezzi o ad altre ditte.
Libera Padovano