E’ stato poi contattato il capolinea di Gragnano che ha inviato un altro pulman in soccorso che, paradossalmente era più vecchio del precedente. La domanda allora è: dove finiscono i soldi dei biglietti e degli abbonamenti che gli onesti cittadini comprano? Già bisognerebbe lamentarsi per le corse ridotte, le condizioni pessime di viaggio dovute all’affollamento e tanto altro ancora e ora bisogna preoccuparsi anche di “rimanere a piedi”.
Si vocifera poi che la Sita ha previsto l’immissione di nuovi mezzi per la Costiera mentre per il tratto di Napoli saranno dati i mezzi “scartati” dalla Costiera. Allora perché la Sita preferisce migliorare i trasporti “prevalentemente turistici” verso la Costiera e non quelli che invece sono usati tutti i giorni da moltissime persone che vanno a Napoli per lavoro o per studi.
Non è il mezzo di trasporto “nuovo” che potrà far fare bella figura con i turisti. Sono i cittadini che contribuiscono maggiormente e vengono ripagati con un pessimo servizio e allora esausti si rivolgono ad altri mezzi o ad altre ditte.
Libera Padovano