Coppa Italia: l’Herculaneum sfiora l’impresa, ma il pirotecnico 3-3 favorisce il Volla

ercolaneseAll’andata era finita 2-3 per il Volla. Praticamente si profilava un’impresa incredibile per i ragazzi di Ulivi, non per i sempre calorosissimi tifosi granata, che  ci credono e che si presentano al in gran numero al “Paolo Borsellino” e di certo in netta maggioranza rispetto allo sparuto tifo locale. Dopo soli 10’, però, Cioce prova a zittirli, trovando la zampata vincente sotto misura. Fatica sprecata, perché qualche manciata di minuti più tardi è Casonaturale a trovare il guizzo giusto nel mezzo di una mischia in area vollese. Praticamente si ricomincia come sullo 0-0: l’Herculaneum deve  vincere ancora con due reti di scarto, ovvero 1-3. E’ invece la formazione di mister De Michele a portarsi nuovamente in vantaggio, al 20’: l’esterno destro in maglia blu si beve Piscitelli e mette una palla radente al suolo, sulla quale Loreto arriva prima di tutti per il momentaneo 2-1.

Il comunale di Volla, però, sforna emozioni come una fabbrica di panettoni a Natale e al 28’ gli ospiti trovano nuovamente il pari con Laureto, ancora con un tiro da dentro l’area avversaria. Il pari è una scintilla che riaccende le residue speranze dei vesuviani, fino a farle esplodere nel boato tutto granata del minuto 35’: su azione d’angolo viene palesemente atterrato in area un calciatore ospite, rigore sacrosanto.

Dal dischetto si presenta nientemeno che Peppe Capece, ruolo portiere: palla centrale a mezza altezza, il portiere, quello locale, all’angolino basso alla sua sinistra. Il primo tempo termina con l’incredibile risultato di 2-3, sarebbero supplementari. Aliyev, tuttavia, di sobbarcarsi ulteriori 30’ non ne ha proprio voglia e al 58’ insacca di testa il gol del 3-3. All’Herculaneum a questo punto basterebbe, comunque, anche il minimo vantaggio per approdare in semifinale, una sciocchezza rispetto a quanto si profilava al fischio iniziale. La rete, però, non arriva.

Il Volla gioca praticamente in dodici, il tempo è il suo miglior giocatore. E in ben due occasioni nell’ultimo adrenalinico quarto d’ora per poco la squadra di casa non va sul 4-3, ma un monumentale Capece spranga a doppia mandata la sua porta e tiene ancora aperte le speranze ercolanesi. Queste, però, si sciupano  prima nel bellissimo tiro a giro di Laureto dal vertice dell’area di rigore, che purtroppo termina di poco alto sopra l’incrocio, e poi nel colpo di testa di Amoruso (il quale sarà poi espulso per proteste) che sfiora di un nulla il palo a recupero ormai inoltrato.

Game over. Resta, comunque, per la corazzata di patron Annunziata la soddisfazione di essersela giocata con una squadra che occupa posizioni di vertice in Eccellenza e soprattutto di aver trasformato per lunghi tratti della gara un sogno in una credibile speranza. Il convinto applauso dei pubblico di Ercolano a fine gara né è la più palese dimostrazione.

Michele Di Matteo

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