Il comunale di Volla, però, sforna emozioni come una fabbrica di panettoni a Natale e al 28’ gli ospiti trovano nuovamente il pari con Laureto, ancora con un tiro da dentro l’area avversaria. Il pari è una scintilla che riaccende le residue speranze dei vesuviani, fino a farle esplodere nel boato tutto granata del minuto 35’: su azione d’angolo viene palesemente atterrato in area un calciatore ospite, rigore sacrosanto.
Dal dischetto si presenta nientemeno che Peppe Capece, ruolo portiere: palla centrale a mezza altezza, il portiere, quello locale, all’angolino basso alla sua sinistra. Il primo tempo termina con l’incredibile risultato di 2-3, sarebbero supplementari. Aliyev, tuttavia, di sobbarcarsi ulteriori 30’ non ne ha proprio voglia e al 58’ insacca di testa il gol del 3-3. All’Herculaneum a questo punto basterebbe, comunque, anche il minimo vantaggio per approdare in semifinale, una sciocchezza rispetto a quanto si profilava al fischio iniziale. La rete, però, non arriva.
Il Volla gioca praticamente in dodici, il tempo è il suo miglior giocatore. E in ben due occasioni nell’ultimo adrenalinico quarto d’ora per poco la squadra di casa non va sul 4-3, ma un monumentale Capece spranga a doppia mandata la sua porta e tiene ancora aperte le speranze ercolanesi. Queste, però, si sciupano prima nel bellissimo tiro a giro di Laureto dal vertice dell’area di rigore, che purtroppo termina di poco alto sopra l’incrocio, e poi nel colpo di testa di Amoruso (il quale sarà poi espulso per proteste) che sfiora di un nulla il palo a recupero ormai inoltrato.
Game over. Resta, comunque, per la corazzata di patron Annunziata la soddisfazione di essersela giocata con una squadra che occupa posizioni di vertice in Eccellenza e soprattutto di aver trasformato per lunghi tratti della gara un sogno in una credibile speranza. Il convinto applauso dei pubblico di Ercolano a fine gara né è la più palese dimostrazione.
Michele Di Matteo