Santo Stefano all’insegna della reazione politica per la comunità ercolanese. “Traditori”: questo il messaggio lanciato dall’opposizione a mezzo pubblica affissione per evidenziare le palesi anomalie che in occasione dell’ultima seduta consiliare hanno visto il sindaco “graziato” nell’approvazione del bilancio dal voto di due esponenti “autonomi”.
Due consiglieri dell’opposizione infatti sarebbero passati in tempi record tra le fila degli “autonomi” votando così la fiducia al leader Strazzullo. Da qui la pubblica reazione dell’opposizione. Il quadro politico appare con questa nuova mossa quanto mai confuso: non si comprende se il manifesto sia solo un mezzo con il quale lavarsi la “coscienza” nei confronti degli ercolanesi o se l’opposizione stia finalmente alzando il tiro contestando apertamente un governo locale in vistoso affanno.
Tutto si intreccia: con la nomina a dirigente nazionale del Pd voluta da Matteo Renzi del primo consigliere comunale eletto Ciro Buonajuto gli oppositori consiliari potrebbero aver interpretato tale atto quale segnale di disinteresse da parte di Buonajuto alla corsa per la carica di sindaco in occasione delle prossime amministrative locali. Segnale che potrebbe aver riunito l’opposizione nella scelta di un valido candidato a sindaco da contrapporre alla sicura ricandidatura di Strazzullo.
Gli ercolanesi sono scettici: troppi intrallazzi, accordi sotto banco e filosofie “pagnottistiche” per credere in un’improvvisa trasformazione dello scenario politico indigeno. In sintesi i cittadini si chiedono: farsa o ferrea volontà di cambiamento?
Ai posteri (elettori) l’ardua sentenza.
Alfonso Maria Liguori