Frattamaggiore: Novatel, prorogata la cassa integrazione per i dipendenti

novatelArriva la tanto attesa proroga della cassa integrazione guadagni in deroga. Una boccata d’ossigeno di ulteriori sei mesi per la Novatel, azienda specializzata in servizi ems, produzione, assemblaggio e testing schede elettroniche. Revocata la procedura di mobilità avviata nei mesi scorsi dalla società di Frattamaggiore a causa di un problema di eccedenza del personale, che permane tuttora.

Nei giorni scorsi, presso la sede del settore Ormel – servizio politiche del lavoro – della Giunta Regionale della Campania, è stato siglato l’accordo tra la Novatel e le organizzazioni sindacali che prevede la revoca della procedura di mobilità e, in alternativa, l’attuazione di una proroga della Cig in deroga. L’accordo mira ad incrementare gli indici di produttività ed economicità, da qui la necessità, espressa dall’azienda di Frattamaggiore, di porre al lavoro un nucleo di risorse dichiarate “infungibili” pari circa al 30% dei dipendenti in forza alla Novatel, mentre per altri lavoratori, i cosiddetti “fungibili”, è prevista la rotazione.

Nei prossimi sei mesi sono previsti alcuni incontri con i sindacati al fine di verificare, tra le varie alternative possibili (incentivo all’esodo, pensione anticipata, collocazioni in vicine attività produttive), la soluzione migliore da attuare per affrontare la questione “eccedenza”.

“La proroga della cassa integrazione, per altri sei mesi, è una buona notizia per i nostri dipendenti – dichiara Ciro Fico, legale rappresentante di Novatel -. Il nuovo accordo sugli ammortizzatori sociali è l’ennesima dimostrazione di come l’azienda si stia impegnando per venire incontro, nei limiti del possibile e vista la difficile congiuntura che ha colpito l’economia mondiale e il settore elettronico in particolare, alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie”.

Per sei mesi, Novatel ha anticipato la cassa integrazione ai propri dipendenti consapevole delle difficoltà economiche che si trovano ad affrontare quotidianamente. Si tratta di un caso più unico che raro nel panorama imprenditoriale italiano, come hanno evidenziato organi di stampa e mass media, e che dimostra ancora una volta la disponibilità dell’azienda di trovare, d’intesa con le organizzazioni sindacali, una soluzione che sia il più indolore possibile per gli stessi lavoratori.

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