Un Capodanno di protesta e di solidarietà, e qundi “armati” di bicchierini di carta per brindare e non mancando di porgere gli auguri, a denti stretti, alla famiglia De Santis, titolari di quella che è stata sino ad oggi la “loro” azienda, hanno brindato al nuovo anno.
La notizia che lascia perplessi ed ha esasperato gli animi dei dipendenti dell’Ipervigile, ha dell’incredibile: per questo Natale gli stessi dipendenti hanno ricevuto, a fronte di tre mensilità arretrate oltre alla tredicesima, un acconto di 232 euro.
“Una presa in giro”, questo quanto dichiarato dalle guardie giurate che oggi non possono che aggiungere all’immenso danno che già hanno dovuto metabolizzare, anche la beffa di un acconto che ha più l’aspetto di un sadico scherzo di Carnevale, se non fosse che alla festa in maschera mancano ancore diversi mesi.
Ormai l’azienda è morente e negli occhi dei lavoratori non si può che notare la disperazione.
Un 2014 che non si presenta per nulla positivo; e proprio per spiegare a tutti i fatti come stanno nel corso della protesta presso i caselli autostradali, una protesta pacifica, sono stati distribuiti dei volantini, un ultimo grido d’aiuto per richiamare l’attenzione di tutta la società civile sul dramma lavorativo che stanno vivendo.
Adesso si attende quanto potrà fare la Prefettura di Salerno: sembrerebbe che un barlume di speranza possa esserci per qualche centinaio di dipendenti.
Del fatiscente gruppo guidato dalla famiglia De Santis fanno parte, oltre all’Ipervigile, anche altre aziende quali Working, Ariete, Vigilanza Italia, Ipervigile Avellino e Astuto, tutte, purtroppo, nelle stesse identiche condizioni.
