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A San Giorgio a Cremano va a fuoco un palazzo disabitato. Paura in città a Capodanno

vigili del fuocoE’ iniziato in modo molto impegnativo il 2014 per il comune di San Giorgio a Cremano. Un grave incendio ha infatti colpito intorno alle 2 del mattino uno dei due corpi di fabbrica di Villa Anna ubicato in via Barnabò al confine con San Sebastiano al Vesuvio.

Il complesso in questione era una clinica di salute mentale oramai disabitata da tempo. All’interno della villa dei copertoni di pneumatici sistemati in modo irregolare che hanno alimentato ulteriormente il fuoco. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di un incendio doloso ad opera di ignoti.

La nuvola di fumo ha spaventato e allertato l’ intera popolazione locale. Il Primo Cittadino Mimmo Giorgiano, il vicesindaco Giorgio Zinno, il comandante della Polizia Municipale Gabriele Ruppi ed il dirigente del settore ambiente Giovanni Vitale hanno passato il primo dell’ anno con i Vigili del Fuoco per strada.

Il sindaco Mimmo Giorgiano ha ordinato lo sgombero di 21 nuclei familiari da villa Anna e da due palazzine attigue. Sono interessate dal provvedimento oltre cinquanta persone.

In una nota del comune si legge: “L’ amministrazione di San Giorgio ha subito attivato centro operativo ed affrontato la vicenda stando in prima linea tutta la notte. In realtà già nel 2011 il comune emise un’ ordinanza per obbligare la società (poi fallita e messa in liquidazione) a sgomberare i rifiuti pericolosi e ad effettuare la verifica statica dell’ edificio andato a fuoco durante la notte.

Il Tar però decise di sospendere l’ ordinanza su richiesta dei proprietari. Il 20 dicembre scorso a seguito di diverse segnalazioni della cittadinanza l’ amministrazione prevedeva anche a mettere in sicurezza l’ amianto presente nel sito. Aspettiamo adesso i risultati delle analisi selle cause del rogo per ulteriori interventi anche se appare evidente che non si tratta di un incendio casuale. Ringraziamo vivamente i Vigili del Fuoco ed il personale comunale per il lavoro svolto durante la notte”.

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