La differenza fra malattia celiaca e sensibilità al glutine è dovuta ad una diversa risposta della mucosa intestinale al glutine. La malattia celiaca risulta da una complessa, e ancora non completamente chiarita, interazione fra aumentata permeabilità intestinale, danno mucosale, fattori ambientali in aggiunta al glutine, e predisposizione genetica , che interessa sia i geni MHC (major histocompatibility complex) che i geni non-MHC. Le tipiche lesioni intestinali nella malattia celiaca sono mediate attraverso le vie dell’immunità innata e adattativa, mentre la sensibilità al glutine è associata con la prevalente attivazione della risposta immunitaria innata, in assenza di evidenti modificazioni della normale funzione di barriera della mucosa intestinale.
La diagnosi di sensibilità al glutine è quindi, al momento attuale, una diagnosi di esclusione, posta quando siano state eliminate altre cause come la malattia celiaca, l’allergia al grano e altre malattie come il diabete mellito tipo 1, le malattie infiammatorie intestinali e l’infezione da Helicobacter Pylori. Pertanto la diagnosi di sensibilità al glutine va considerata in tutti quei pazienti con negatività dei test immunologici per l’allergia al grano, negatività degli anticorpi anticorpi anti-endomisio e anti-transglutaminasi IgA, mucosa normale (Marsh 0) o con lieve incremento dei linfociti intraepiteliali (Marsh 1) e miglioramento dei sintomi nei giorni successivi alla introduzione della dieta gluten-free.
Il prossimo passo sarà quello di mettere a punto esami ematochimici in grado di diagnosticare la sensibilità al glutine, cosa che , a detta degli esperti, dovrebbe verificarsi entro i prossimi due o tre anni.
Il vostro nutrizionista
Divergence of gut permeability and mucosal immune gene expression in two gluten-associated conditions: celiac disease and gluten sensitivity
A Sapone. KM Lammers, V Casolaro, M Cammarota, MT Giuliano, M De Rosa, R. Stefanile, G. Mazzarella, C Tonone, MI Ruso, P Esposito, F Ferraccio, M Cartenì, G Riegler, L De Magistris and A Fasano. BMC Medicine 2011, 9: 23 doi: 10.1186 1741-7015-9-23