“Un’ operazione che segna una pagina di storia per l’auto, per i lavoratori, e per l’intero paese e rende la casa torinese uno dei maggiori gruppi industriali del settore a livello mondiale”. Queste le dichiarazioni del segretario della Fim Cisl Giuseppe Terracciano a riguardo dell’acquisizione dell’intero pacchetto azionario Chrysler da parte della Fiat.
Per Terracciano la cosa più importante è che siamo difronte ad una operazione che sarebbe stato impossibile da immaginare solo pochi anni fa, “… quando come Fim di Napoli, raccogliendo a Pomigliano la sfida di Marchionne, abbiamo sottoscritto l’accordo del giugno 2010 unitamente alla Fim Cisl nazionale”.
Il sindacalista ricorda che l’intesa siglata tre anni e mezzo fa ha praticamente riaperto”… una fabbrica ormai ferma e destinata alla chiusura, appunto quella di Pomigliano” e aggiunge che, nel corso degli anni, si sono dovute sopportare “dure critiche da parte degli scettici che non credevano negli investimenti preannunciati, e un balletto mediatico che ci metteva tra i cattivi, i collaborazionisti”.
Oggi, conclude Terracciano “… lo scenario è cambiato: possiamo vantare a Pomigliano la fabbrica più tecnologica e competitiva d’Europa riconosciuta dall’intero mercato dell’auto”.